domenica 27 dicembre 2009

Chi sei?

Davvero pensi
che io non sappia chi tu sia
angelo vestito da diavolo

anima dalle tasche vuote
che tra fumo e nuvole erra.

Pesando il tempo
hai impacchettato il sole
e lo hai nascosto in fondo all’ultimo cassetto

sbattendo le porte alle tue spalle
hai scelto il buio.

Parlano i tuoi pensieri
inutili fazzoletti per l’immensità dei laghi
e me li ritrovo intorno

ogni volta che il dito tuo indugia
tra quei numeri che non riesci mai a toccare.

Hai indossato vesti scure
tessute col gelo della neve
e fili spessi di silenzi

negando il battito
l’hai soffocato di baldoria.

So bene chi sei
ti ho annusato col sentire
mentre in tondo giri a quel cassetto

e al sole torni
perché
non puoi dimenticare.

A te
che pensi
che io non sappia chi tu sia.

tiziana mignosa
dicembre 2009

Il giocattolo rotto

( Sulle note di evanescence my immortal di Enya)


Come velluto lacerato nel roveto
di irti spini
qualcuno le ha strappato
quella parte di sé che più non trova.

Sorriso stampato e capelli spettinati
è un giocattolo rotto
piccola bambola di pezza
tradita dall’amore.

Si è inceppato il meccanismo
che riscalda la sua pelle
mentre uomini senza occhi ammirano bellezza
ciambella che è solo centro.

Amore senza desiderio
rimbomba come suono senza nota
cacciatore è lo sguardo smarrito
di sogni di vapore.

E’ affondato il suo cuore
si è dissolto nel gelido lago di un Natale lontano
quando l’inverno odorava d’estate e leggerezza
e le risa riempivano l’aria di gioia.

Eppure

ogni tanto rovista ancora
nelle tasche bucate dell’abito più bello
quello che indossava nelle notti di luna piena
dea che all’Amore cantava.

Come sotto l’albero del sole
cerca e trova
piccoli frammenti acuminati
di un amore dalle ali di piombo

stretti fino a far male
illusoria speranza
di ricomporre l’autenticità
del suo sorriso assente.

tiziana mignosa
dicembre 2009


http://www.youtube.com/watch?v=fCjA3fs7inQ

mercoledì 23 dicembre 2009

Le due vie

Ventilata e piena d’ombra
è la via della passione
discesa che da sempre insegue
l’ardito batticuore.

Di certo è assai affollata
e il tuo diletto ama incoronare
quando a piene mani colma
la sacca ingorda della voglia.

Quando invece imbocchi
la via della volontà
t’accorgi subito
che è tutta un’altra cosa.

E’ poco frequentata
e anche qui ritrovi la pendenza
anche se la percorri
dal verso del sudore.

E’ angusta e faticosa
eppure dall’Alto
arriva la rassicurazione:
pare che si tratti di una divina scorciatoia.

tiziana mignosa
agosto 2009

lunedì 21 dicembre 2009

COLPEVOLE!

Lasciala andare vita
abbi pietà di quest’anima
che vive senza respiro.

Nulla
lei non ti chiede più nulla.

Ogni aspetto è un’illusione
anche il dolce sorriso che oggi c’è
e domani sboccia altrove
perfino l’intreccio buio di questo sfinimento
che di fuoco e lacrime
incide il suo tormento.

E mentre l’accusa
di rabbia sgrana gli occhi sull’amaro fallimento
spietata arriva la sentenza:
colpevole di non provare niente!

tiziana mignosa
aprile 2009

venerdì 18 dicembre 2009

Quando un'immagine t'accompagna altrove

Ci sono immagini
che di rosso soffiano sul pensiero
e sulle braci nascoste dal giudizio
di vampate appiccano il desiderio.

Ci sono cose
dall’apparenza mai vissute
eppure al di là dello stupore
assai bene tu conosci.

Reminiscenze di tempi andati
gioielli d’altre vite
dal bene al male
d’esperienza arricchiscono l’essenza.

Oltre il più lontano dei ricordi
per un attimo t’ho rivisto
occhi
tuffati dentro agli occhi.

Fermo immagine perfetto
lentamente poi ti muovi
tra il soffitto e il viso tuo
chiudo gli occhi e vado.

tiziana mignosa
agosto 2009

mercoledì 2 dicembre 2009

Amore di burro

( Sulle note di Moonlight di Yirume)

Quando un amore s’interrompe senza finire
è come un giorno difettoso che all’alba muore
desiderio come burro al fiele
annega dentro il latte a colazione.

Con gli occhi appena schiusi e la brama d’afferrare la tua gioia
senza il fardello che giunge quand’è sera
s’è già conclusa l’intera giornata
e non l’hai neanche assaporata.

Gioco d’artificio assai spedito
t’esplode senza aspettare nel taschino
bambino promettente che a casa fa ritorno
perdendosi però d’essere adulto.

E’ il cerchio variopinto
che ha smarrito la sua coda
e senza essere vissuto
è il sogno più lucente evaporato nell’attesa.

tiziana mignosa
novembre 2009


http://www.youtube.com/watch?v=99GyFmnH59s

martedì 1 dicembre 2009

La regina e la sua stramba storia

Ti vedono
e sono tanti
regina spensierata e fiera
e a denti stretti tu sorridi
mandando giù polvere e rospi
che mai saranno stelle né principi alati.

Loro che ambiscono ad orbitarti intorno
tutt’e tre le carte hanno messo in ballo
ma quanto buffa è la tua stramba storia
regina sì, ma di vana gloria
come se bastasse il futile vezzo
per dissetarti alla fonte della gioia.

Sovrana senza regno
di fil di ferro aguzzo è appeso il cuore tuo al chiodo
ma loro non lo sanno
e continuano a costruire colla sabbia
castelli senza senso
che a terra vanno mescolandosi col fango.

Eppure lui in te ha visto il mondo
falco senz’ala
ti sussurrava che eri tutto
ma al primo angolo ha voltato lesto
lasciandoti da sola
insieme alla tua inutile corona.

tiziana mignosa
novembre 2009