venerdì 29 gennaio 2010

Alle spalle dei funamboli

Sulle note
di
Ashram – Entry Into Ashram
.

Anche quando gioca a nascondino
dietro i fatui luccichii del tutto
furtivamente prende posto
quello che è il temuto vuoto.

Stridula voce
che in mille pezzi strappa il cuore
e di fare inebri allora il tempo
commedia e i suoi attori
funamboli senza talento sui fumi del pensare.

Tra singhiozzi impercettibili
senza intralci
silenzioso si fa strada coi sospiri
segni stilizzati
sul vetro che s’accoppia col vapore.

Echi di risate altisonanti
e retrogusto amaro
la porta in faccia sbattono
a quel sommesso grido
che vorresti tanto … non avere mai udito.

tiziana mignosa
gennaio 2010

mercoledì 27 gennaio 2010

Sabato sera

Sulla notte che sfreccia
di passione s’accende il sabato sera
dispettosi i giorni
non rispettano i tuoi tempi.

Luci e desiderio
chiavi di violino blu nel blu
dita affusolate che tratteggiano
quella parte di te che hai paura ad ascoltare.

Delicatezze dalle tinte travolgenti
cerini dallo zolfo bagnato
infinite scintille che alimentano
l’intensità del fuoco imploso.

Sorrisi e negazioni
fanno da cornice al profumo acerbo delle ventitre
voglia che mai ti porta
dove l’arsura vorrebbe stemperare

e mentre le ore
si rimpiccioliscono nel sonno
amaramente spiombi
sull’ennesimo bluff da dimenticare.

tiziana mignosa
gennaio 2010

venerdì 22 gennaio 2010

L'aula di disegno dal vero

La vita è come il sole
se ne sta lì coi pianeti intorno
una grande aula piena d’artisti in erba
che imparano a guardare e a disegnare.

Al posto di bottiglie dalle fogge strambe
ma anche di busti antichi e marmi assai pregiati
ci sono avvenimenti e accesi sentimenti
fiori dalle aguzze spine perfino a volte belli.

Immobili si lasciano osservare
amare e anche odiare
creando l’illusione che siano sempre diversi
e invece siamo noi che girando loro intorno li vediamo tali.

Ed è così che ben presto c’accorgiamo
che il pugno in pancia non fa più male
ma solo perché cambiando postazione
la luce ce lo mostra da un’ulteriore angolazione.

tiziana mignosa
gennaio 2010

L'isola che mai c'è stata

E’ uno sguardo gentile
quello che osserva senza più volere
granelli d’irti spini
amore sciolto a gocce

e intanto il disinganno cresce
sulla terra di un falso dio che sempre più scompare
quando ti giri a volte a rovistare
tra sbiaditi intarsi che ormai non fanno male.

Ed è lì che t’alzi
allorché per acquisire leggerezza
rinunci anche a soffermarti su quanto a volte il come
sia in grado di ferire molto più del cosa.

tiziana mignosa
gennaio 2010

Palloncini colorati

Senza preavviso
la combinazione come niente scatta
fatiche già vissute le porte schiudono
novello è il giorno che dalla panchina s’alza.

Palloncini colorati
rivivono
rincorrendosi nel sole
cielo spoglio di dolore.

Anche l’ultimo dei nodi
incontra il pettine
dono che gli occhi apre
strappando le ultime catene.

tiziana mignosa
gennaio 2010

ADESSO BASTA

E’ una perversa danza
quella della porta in balia del vento
indecisa avanza e torna indietro
ma all’improvviso alle mie spalle è tonfo
amato suono per il cuore in festa.

Emozionata
riabbraccio sorrisi ripudiati
con gli occhi avanti le mie tasche svuoto
residui d’inutile zavorra
prima di spiccare il volo.

Adesso basta
è festa veramente
con leggerezza l’ultimo legaccio slaccio
finalmente pronta
per andare altrove.

tiziana mignosa
gennaio 2010

domenica 17 gennaio 2010

Per un attimo...uno strappo nel tempo

Per un attimo...
uno strappo nel tempo
(sulle note di “Moment of peace” di Gregorian )


Ti ho vista
nell’incrocio fulmineo
l’abisso impetuoso dei nostri occhi
si è fuso
è diventato oceano di quiete
ma è stato solo un attimo.

Leggiadra e accattivante
senza scarpe e con in mano
infiniti arcobaleni
t’insinuavi furtivamente
tra le pieghe sgualcite
di quel niente travestito di tutto
della mia misera prigionia
chiamata terra.

Nascosta in quel tanto di nulla
che scorreva via impetuoso
e lentamente lesto
sei fuggita via
fino a scomparire all’orizzonte di fuoco
dei miei irraggiungibili sogni.

Come albore per falene avide
tra bambocci di pezza dal cuore di ghiaccio
disperatamente
t’ho cercata dove non potevi essere.

Le mani mie protese
sui tuoi languidi sogni leggeri come vele
luce accecante nella buia notte
ti hanno condotto a me...

Catturata
per un attimo appena
dal mio pensiero a te rivolto
sfidando l’infinito
nel finito sei precipitata...
sei arrivata qui.

Splendido
il dono vissuto in un istante
poi sei andata via
adesso
è tempo d’altro

tiziana mignosa
maggio 2008



http://www.youtube.com/watch?v=z75DwIf2Tkw

I fiori del bene

Che ne sai tu
della principessa bambina
che coi fili d’erba e i raggi di luna gioca
e dei suoi occhi annegati
nelle mani a conca
laghi vuoti di speranza.

Vesti bianche indossa
con frange tintinnanti
pallide stille di malinconia
e dei riccioli ribelli
custodi intransigenti
dei fervidi segreti, che ne sai?

Desideri colorati
che mai s’intonano
ai suoi passi stanchi
interpretati all’ombra degli alberi della volontà
e delle fughe sugli arcobaleni
che ne sai?

Credi
di conoscere
il dolce suo respiro
ma anche tu sei solo un docile tassello
del misterioso arazzo
lungo questo tempo.

Voli di sorrisi
slacciati ai vincoli della realtà
che il bello e il brutto accolgono
ma sopra ogni evento fluttuano:
i fiori del bene
non hanno età.

tiziana mignosa
luglio 2009

sabato 16 gennaio 2010

Quando sotto il sole gocciola il silenzio

Sul mio adesso
scivola adagio
il dolce turbamento
quando sotto il sole
gocciola il silenzio.

Si condensa lo sguardo
diafano punto oltre il soffitto
mentre mi soffermo a tratteggiare
l’esile linea che allaccia il cielo al mare.

Impalpabile
cala allora la malinconia
sulle languide traiettorie
dei timidi gabbiani.

Delicate nubi rosa
sorvolano sui pensieri
solitari avanzi
di un amore scaduto.

tiziana mignosa
giugno 2009

Anche le anguille hanno un destino

C’è chi la vita toglie
e chi la dà
come chi col cuore puro
ogni anno prima che l’ultimo si presenti
si reca in uno di quei luoghi bui
dove vendono animali interi
a volte pure a tronchi
per saziare vane voglie
di chi non si ferma un po’ a pensare.

L’anguilla cerca
purché sia viva e sveglia
e non di certo per guarnire il piatto rosso
come tradizione dice
trentuno e pure l’uno.

Sia che sia terso o piove e tira vento
col secchio come tram
al fiume la va a portare
fin quando non la vede allontanare
così di botto
la sorte capovolge
e lei che è fortunata
ritorna a fare
ciò per cui è stata creata.

tiziana mignosa
dicembre 2009

nota dell'autrice:
dedico questa poesia a Leandro
il mio bellissimo figlio
che con le sue azioni riempie il mio cuore di gioia

venerdì 15 gennaio 2010

Una lacrima stamattina

Una lacrima stamattina
ha rigato il viso mio
taciturna è scivolata
e adagiandosi sul mio cuore s’è fermata.

Niente torta né candeline
niente baldoria né bollicine
nessuna festa per te messaggero d’Amore
cittadino invisibile del mio cuore.

Una lacrima stamattina
ha solcato il viso mio
mentre il tempo scorre in fretta
trascinando via la vita.

Fogli inumiditi densi di ricordi
ci lasciamo dietro le pesanti spalle
ma ci sono cose che nessuno mai
potrà spazzare via.

Una lacrima stamattina
ha inciso il viso mio
ed è difficile anche per me
che sono certa che la vita vera non sia di certo questa.

Robert
non è mai andato via
lui è qui
ancora di più questa mattina.


tiziana mignosa
01 giugno 2008

Nota dell'autrice:
dedico questa poesia a Robert
il mio meraviglioso angelo
scritta per lui il 1 giugno del 2008
giorno in cui avrebbe compiuto 18 anni.

Ad occhi chiusi

( Sulle note di Open Arms dei Journey)

Tregua
hai invocato tregua
mentre scorticate dal caos dei giorni in corsa
le tue mani osservi
mendicanti dolci
di sogni insaponati.

Un attimo
almeno un attimo
vorresti attorcigliarti
dentro la bianca bandiera dell’illusione
tenerezza
che non può far male.

Dalla sorgiva goccia
il fiore è già sbocciato
ad occhi chiusi
smetti di pensare
amore
che non conosce Amore.

Amara consapevolezza
che il cuore spacca
brandelli sparpagliati in cerca d’adesivo
e intanto dietro il vetro
cerchi e vuoi
quello che non vuoi.

In tondo giri
annusando ciò che fuggi
corridoio buio
senza porte né finestre
e la vita scorre
e tu rimani fuori.

tiziana mignosa
gennaio 2010

http://www.youtube.com/watch?v=ggJt3C74bRE

Tornare è come entrare

Custode dei primi voli incerti
e dei sogni bambini
è quel luogo amato
scrigno dove un pezzo del mio cuore s’è imbrigliato.

Ogni qualvolta torno
tra quelle vie di vento e mare
che solo i miei balocchi hanno lambito
percorsi scartati e nuove orme incontro.

Tornare è come entrare
nel giardino delle opportunità perdute
luoghi dove convergono
strade recise e poi dimenticate.

Raccolgo palpiti dietro le porte chiuse
sentieri ormai smarriti
anime di polvere nella mente
che di sorriso socializzano col presente.

tiziana mignosa
dicembre 2009

Nota dell'autrice: dedico questa poesia alla mia bellissima Siracusa, terra lontana e amata

domenica 10 gennaio 2010

Il puzzle della vita

Siamo caselle nella scatola dell’esistenza
seppure in tanti ci sentiamo spesso soli
germogliano così fiori e desideri
meravigliosi incontri
perfetti ai nostri lembi.

A mezz’aria la conca seduce il mezzo cerchio
e bacio unisce retta a retta
ma quando l’aria si fa terra
ben presto il cerchio si fa schiena al cerchio
e la retta ondeggia sulla retta retta.

Bendato allora appare
colui che ogni pezzo afferra
anche se
con cura cerca e sceglie
e solo dopo posa.

Così è la vita
quando l’osservi con gli occhi della terra
caselle su caselle
fatica su fatica incastonate
o peggio stanno lì tutte sbilenche

eppure a volte basterebbe
anche solo un pochettino
volgere lo sguardo verso il firmamento
per accorgersi di quanto invece sia perfetto
quello che è il quadro divino.

tiziana mignosa
dicembre 2009

Come stai?

E’ sempre come sull’altalena
quando il vento soffia e spinge forte
e un po’ le nuvole ti sembra d’afferrare
ma dopo l’attimo le vedi allontanare.

Come il dì che il sole ha acceso
quando non fai in tempo ad andare al mare
che ti ritrovi subito a dialogare
col lampadario dell’oscura notte.

tiziana mignosa
gennaio 2010

sabato 9 gennaio 2010

Punto di domanda

Ci sono delle persone
che quando vogliono tagliare
senza curarsi se per caso fanno male
si appendono ad ogni pretesto
anche quello più banale

e allora tu ti chiedi
cosa veramente sia successo
visto che il filo appeso
non regge nemmeno un moscerino

e te ne stai lì
con lo stupore tra le dita
mentre rifletti su quanto logico sarebbe stato
dire semplicemente
solo quello che si era pensato.

tiziana mignosa
gennaio 2010

venerdì 8 gennaio 2010

Terra caliente

Scorre nelle vene
il desiderio
si mescola al sangue
in questa terra arsa
di passione e tormento.

Negli assolati intrecci
d’afa e di cicale
dorati granelli
trasporta il vento
sulle tempestose spiagge
delle segrete del cuore.

Cocenti i ruderi
di miti e d’utopie
sulla sensuale terra
degli infuocati tramonti
in riva al mare.

Zagara e salsedine
tra i capelli
leggende sussurrate
sulla pelle
che d’azzurro e di sole
invadono gli occhi.

Svogliati i meriggi
di variopinti frutti
linfa succosa
gocciola lenta
tra le dita.

Cala il silenzio
sul grano bruciato
quando la cicala intona
la solitaria nenia
alla malinconia del cuore.



tiziana mignosa
agosto 2008

Note dell'autrice: dedico questa poesia alla mia Ortigia, terra magica per eccellenza.

L'Amore si legge negli occhi

(Sulle note di The Song of the Sun” di Mike Oldfield)

Sentirti è come vento
quando il nero delle nubi soffia via
fremito
lungo la schiena
occhi vogliono occhi.

So bene che mi osservi
oltre il muro spesso del timore
gocce di rimpianto annuso e tenerezza
mentre il sentiero tracci
dove hai esiliato il cuore.

Ma l’Amore
quand’è vero
in fondo agli occhi giace
anche quando bocca e fatti
decidono di farsi attori.

Invisibili viaggiatori mi vengono a cercare
onde calde
di pensieri fluttuanti
annidandosi nella mente
fortificano antichi nodi

e mi ritrovo
spalmate sulla pelle
filigrane di silenti nostalgie
che annullando ogni dolore
raddoppiano le mie.

tiziana mignosa
gennaio 2010

Zero

L’amore senza amore
è come un corpo senz’anima
involucro attraente
che ha smarrito la sostanza.

Ghiaccio arroventato
si scioglie con la calura
guardando in fondo all’occhio
c’è solo vuoto e fuga.

Sulle lancette esegue l’ardito ballo
passione senza battito
illude impacchettando
il tondo dello zero.

tiziana mignosa
novembre 2009

L'Ispirazione

L’ispirazione è come il fiume che ti passa accanto
ogni tanto si muove trasversale
di Luce allora va ad alimentare
zolle che presto si faranno cielo.

Scorre, e a volte neanche ci fai caso
ma quando scegli d’attingere dal suo bene
t’accorgi che possiedi solo un cucchiaino
e tutto il resto lo vedi allontanare.

tiziana mignosa
dicembre 2009

Scissione

(Sulle note di Love di John Lennon)

Senza respiro
ho osservato quei minuti diventare ore
e le ore sbocciare in giorni dalle pesanti tende.

Giorni
sedimentati sotto altri, inutili giorni
e anni inseguiti da nuovi anni.

Tempo
impastato a silenzi
e attese senza riscontro d’infinite gocce d’ acqua.

Acqua
senza scampo scorre
sponde che sulla terra dei perché s’allontanano.

Terra
lacerando l’anima si strappa
rigagnolo che separa particelle smarrite.

Torrente
che fiume diviene
e fiume, vastità di lago.

Occhi
ormai sbiaditi
sorgente del mare.

tiziana mignosa
dicembre 2009


http://www.youtube.com/watch?v=URTPeK-UjrM

I tre vassoi

L’uno è solitario
ma quando il secondo scatta
corre voce che sempre sia seguito
dal successivo tre.

Non c’è due senza tre
il motto dice
come le occasioni
che sono state date a te.

Infatti a volte nella vita
visto che siamo un po’ maldestri
quando saltiamo l’opportunità
il Cielo ci sorride con la seconda possibilità.

Sarebbe meglio però evitare di pensare
che siano strade senza fine
se poi non si vuol fare
la fine che è toccata a te.

Tre sono i vassoi
argento e bene dentro
che uno dopo l’altro
ti sono passati accanto.

Ma invece d’afferrare
di gentilezza i doni
gli hai mollato un pugno sotto
senza la benché minima spiegazione.

E visto che non conosci l’alternativa al motto
col tre si chiude il giro
non ti rimane allora che contare gocce e attese
sul pavimento e il latte.

tiziana mignosa
dicembre 2009