domenica 28 novembre 2010

Di una rosa non puoi

Di una rosa
non puoi prendere unicamente
ciò che gli occhi
e le tue mani sazia

e nemmeno solamente
quel piacere più sottile
che dal respiro
il sorriso accende sul tuo viso.

Il velluto infatti
che al tatto annuncia la delizia
in sé racchiude anche
l’inevitabile opposto.

Spine
dietro lo splendore della facciata
che del rosso del tuo sangue
prima o poi si vogliono appagare.

tiziana mignosa
novembre duemiladieci

I semini

I semini
nel vento viaggiano
e arrivano sempre dove sono attesi.

A volte
si fanno fiore
invisibile carezza che il sorriso schiude

e altre invece nel nulla si disperdono
esattamente come
le persone che lungo la via incrociamo:

alcune
il segno lasciano
e altre … si dimenticano.

tiziana mignosa
novembre duemiladieci

Punto di domanda

E così
mentre dietro la tua calma folle
peschi ciò che t’attendeva
ti soffermi sul bianco e nero che ti veste
e sottovoce ti domandi
come mai la chiave giusta è sempre l’ultima del mazzo
anche quando per prima prendi
quella che per ultima avresti scelto.

tiziana mignosa
agosto duemiladieci

Il complotto della sera

Mentre suadenti arcobaleni
di bellezza gli occhi colmano
le luci
che la città agghindano
fanno complotto col profumo
che la mia pelle poco fa ha conosciuto.

E se ne stanno lì
a godere
quando di smarrimento
le mie mani fremono
sul desiderio d’afferrare.

E’ legna secca
accatastata accanto al fuoco della voglia
quella che l’aria della notte rende viva
frizzante è l’onda che m’invade mentre non so che fare.

Sorsi intensi di vita gridata
saette di piacere che parallele sfrecciano
dietro i passi lenti della facciata.

E intanto osservo il tutto
prima di volare un’altra volta altrove.


tiziana mignosa
novembre duemiladieci

mercoledì 17 novembre 2010

E intanto il tempo scorre

( Sulle note di Message in a bottle di G. Marradi)

Soffro
senza soffrire
davanti questa vallata
che mi parla
senza nulla dire.

Sussurri
onde su onde
fanno capolino sulla leggerezza di quest’ora
ma la luce spengo
e si fanno niente.

Prepotente
la domanda irrompe tra il sorriso e il sogno
non soffro più
e un po’ ci soffro
perché ciò accade.

E intanto il tempo scorre
allontanando
di un altro palmo ancora
tutto ciò che è stato
ed io ci sono, ma non ci sono più

e intanto il tempo scorre.

tiziana mignosa
novembre duemiladieci

mercoledì 10 novembre 2010

Amare senza afferrare

Vivere è come guardare
dal treno il lento andare
lo scorrere e il mutamento
di questo strambo tempo.

Ma se dell’albero
che i sensi tuoi incanta
non puoi stringere il frutto
nemmeno quando lo vuoi tanto

è gabbia
che il desiderio tenta di domare
languore seducente
che gli occhi e il sentimento bagna.

Come il respiro
che due secondi dopo è un altro
così tutto quello che
di bene e male ci orbita intorno.

E mentre la carne
si fa pugno vuoto a spine
come se nulla fosse
la speranza continua a camminare.

Ma se di goccia non vuoi annegare
abbandona il senso di possesso
abbraccia tutto con il cuore
e poi … lascialo andare.

tiziana mignosa
luglio duemiladieci

L'Incontro

E’ l’intensità del desiderio
che dà consistenza all’energia
quando il fervore dei pensieri
dall’impalpabilità del sogno
ne fa gusto pieno per il tatto.

Ti sto chiamando
idea che di gioia e gratitudine
nell’attesa dell’incontro
nel giardino della mente
di letizia mi accarezza i sensi.

Come argilla
sequenza su sequenza
morbido è il piacere tra le dita
visioni condottiere
plasmano così la vita.

Idea
che si fonde a guanto sull’essenza
come la pianta e il sole che le gira intorno
come il prato verde
per i fiori del campo delle attese.

tiziana mignosa
marzo duemiladieci

La valle del silenzio

Mentre attraversi la valle del silenzio
la paura ti induce a non considerare
che anche nel dolore stai camminando
e che presto il sole scalderà la pelle.

Ma anche nel deserto
quando solo acqua calda trovi
e ti soffermi a respirare scaglie di passato
l’odore del sapone, capelli a coda e quella felpa nera

è polvere sulle scarpe
che voce stridula dà al tempo
quando le oasi si fanno sempre più distanti
e troppo rigido è il gelo dell’inverno.

Ma arriverà il tempo in cui
i sogni si metteranno a pari colle mani
e l’equilibrio unirà gli opposti
sul sorriso che non sarà più solo facciata.

tiziana mignosa
marzo duemiladieci

La luna a Strasburgo

( Sulle note di Secret Garden, Hymn to hope)

Ha una magia diversa
la luna in certi posti
o forse è solo il sentire differente
che in alcuni momenti coglie meglio la bellezza
e in altri va oltre senza ascoltarla.

Straripa dagli occhi a volte
e il cuore si scioglie nel piacere
ma quando il sentimento langue
sui boccioli morti prima di diventare fiori
il respiro è tronco e cala il lutto sulla festa.

E intanto l’imbrunire avanza
coltre gelida sui pensieri inceppati sullo stesso punto
che alla danza della malinconia m’invitano
e la gioia si fa cappio
sull’eco delle risate che la memoria suonano.

Giovane è la notte
e la sua bellezza nel vento urla
in questo blu dove il tempo
le ore insegue
per andare dove si è imbrigliato il cuore.

tiziana mignosa
ottobre duemiladieci

Settantadue lune

Sicuramente è passo nella bellezza
quello che avanza nel mondo delle forme
eppure a volte lo percepisco come
il respiro a metà del bosco senz’alberi
dove il prato non conosce erba
e l’estate ha il cielo dell’inverno.

Settantadue
sono le lune che ho contato
prima di comprendere veramente
che il dono che tra le mani avevo
non luccicava l’Amore che credevo
ma dell’adesso si nutriva pensando altrove.

Il tempo
è maestro a volte odiato
e lungo la sua linea imparo e attendo
non più gocciole che si disperdono nel fango
ma ali di cristallo
che lontano tengono i fiori dal cemento.

tiziana mignosa
ottobre duemiladieci

La stella cadente

Persone e situazioni
come le comete sono a volte
quando gli occhi colmano di stupore
nel contrasto tra lo sfavillio del bianco
e il corvino pesto della notte.

Ma se mai fosse possibile l’ardito fare
anche la cometa che tra tutte è la più bella
da vicino si mostrerebbe pietra
esibendo così
la veste temporanea della sua meravigliosa essenza.

Per questo se non si desidera
fare la fine di quello che s’imbroncia
con quasi tutto ciò che ha davanti
conviene mantenere ragguardevole la distanza
che dalle delusioni spesso salva.

tiziana mignosa
settembre duemiladieci

Le strade orizzontali

I percorsi senza cuore
sono vicoli ciechi
vacanze senza valigie lanciate addosso alla parete

matite con la meta imbrigliata sulla punta
fogli bianchi e poi coriandoli
al posto dei progetti veri.

Gelati a volontà per chi non conosce sazio
bocca e riso allegro
cialda ancora sul palato
e già è tutto dimenticato.

Le strade senza Amore
sono tragitti orizzontali
dove la pendenza scivola al posto di salire

meteora dell’attimo come gioia menzognera
che nulla ha a che vedere
con quella veritiera.

tiziana mignosa
maggio duemiladieci

Sole sulla pelle

Come pioggia martellante
senza fine è stata l’ora
mascara a picco sullo stupore
incisione a lutto dentro il cuore.

Sventolando il telo bianco
l’asta innalza la delusione
è infinita scia
sul precipizio lungo la via.

Ma come terra buona
che il semino culla
l’illusione dell’assenza
si fa aria e sole sulla foglia

e come dalla buia notte il raggio sorge
calore soffia sul verde ancora incerto
novella è l’erba
che Ama e cresce.

Così è l’Amore
che dalle esequie nasce
quando la sua ammenda posa
tepore sulla pelle che m’ha fatto vera.

tiziana mignosa
maggio duemiladieci

martedì 9 novembre 2010

La partita a scacchi

La vita
è la partita a scacchi dell’esistenza
e ogni giocatore
dovrebbe attendere il turno suo
ma mentre immagina il movimento successivo
l’avversario lo spiazza con quello inaspettato.

Ad ogni azione
segue sempre una reazione
per questo il divino arazzo
è in perpetuo mutamento
e cambia in continuazione
anche quando nessuno se l’aspetta.

Ma la formica
non rimarrà per sempre
ad affaccendarsi sulla bruna terra
ed è sull’albero che capirà infatti
che il mondo è assai più vasto
di quello che con lo sguardo afferra.

tiziana mignosa
aprile duemiladieci

Denso

( Sulle note di For the rest of my life di Giovanni Marradi)

Ma come fa la vita
ad essere sempre così densa
sia quando i piedi
al tormento della morsa inchioda
o quando del sorriso ne fa dolce il respiro.

E mentre sugli eventi oscilli
t’accorgi di come denso riesce ad essere
anche ciò che abitualmente
viene definito piatto
limbo che t’accerchia lungo il viale.

E denso
riesce ad essere perfino
ciò che all’apparenza appare assai sbiadito
intenso nel suo disperdere l’essenza
colore che si stacca dal suo corpo.

Ma questo avviene solamente
quando la tua vita
vivi
come dovrebbe essere vissuto
ogni momento dove l’aria segna il tempo.

tiziana mignosa
ottobre duemiladieci