martedì 28 dicembre 2010

Pioggia e sole

Candida
è la luce che arriva all’improvviso
forte e accesa
inaspettata
come un sorriso nel pianto
rischiara di gioia le lacrime del cielo.

Pioggia ... battente
gocce fugaci d’acqua di tempesta
minuscoli cristalli trasparenti
su intensi raggi di luce
illuminati a festa.

Sole che acceca il mondo
gli occhi e l’anima
nell’ incanto
del contrasto che ci dona.

tiziana mignosa
novembre duemilasette

lunedì 27 dicembre 2010

Anime dello stesso viaggio

Anima dello stesso viaggio tuo
che a volte ride con il sole
e troppo spesso è fragile
cristallo prezioso in bilico sul mondo.

Sono come te
creatura che nuota nelle lacrime
e si nasconde dietro il fulgore delle risa
abbraccio misterioso con la malinconia sottile.

Dolorosa è l’impotenza
che ti strappa a volte come se tu fossi un fiore
quando non riesci a mutar le pietre
in spicchi di fulgido splendore.

Come te anch’io
vorrei vedere
le piccolezze umane
trasformarsi nel volo felice degli uccelli

ma ciò che realmente mi consola
è il sapere che come i girasoli con il sole
siamo tutte anime
che verso la luce vanno.

tiziana mignosa
settembre duemiladieci

I tuoi occhi

Tra il muro alle mie spalle
e te
i tuoi occhi
e rotoli di tempo
annegati in voglie senza mani.

Dodici lune ancora
dall’ultima parola senza suono
e un giorno atteso
ma subito disperso
nel limbo dove il silenzio
gioca a fare il re.

E si prepara al sonno
il sorriso
che prima vedeva i giorni accorciare il filo della meta
e adesso ricomincia a contare
altre dodici lune da vivere
per afferrare il giorno della speranza
reciso nel giardino del tuo oblio.

tiziana mignosa
dicembre duemiladieci

martedì 21 dicembre 2010

Baciami

Mentre il mio intuire oscilla
tra il bianco freddo
e il rosso caldo dell’interno
nevica
ma il desiderio è al caldo
e intanto con la voglia
furtiva le tue labbra accendo.

Baciami
lungo la stramba linea
di questo tempo a cerchi e a spine
che ad uno ad uno i miei sospiri conta
e intanto afferro quel caldo umido
che senza alcun pudore bramo.

Il tuo sorriso
è fiore di passaggio nel languido giardino
che ancora acerbo m’aleggia fresco in tondo
e il desiderio gonfia
mentre ti trattengo nel pensiero e sogno.

Tra la via da fare
e quella della tentazione oscillo
nevica
ma il desiderio che ho per te è al caldo.

tiziana mignosa
dicembre duemiladieci

La legge della giungla

L’uomo a volte pensa
che sia giusto solo perché concede
la sua benevolenza a chi gli rassomiglia
ma troppo spesso invece si dimentica
che il rispetto è doveroso darlo a tutti
e non invece solamente
a chi piuttosto gli conviene.

E crede anche
d’essere grande e assai intelligente
solo perché è più forte
e decide anche per il debole
come se la legge della giungla
fosse ancor di gran moda.

E così
per dirne solo una delle tante
c’è chi trasporta in assoluta noncuranza
animali da macello
come se non fossero di carne
e non provassero il tormento.

E nulla assai importa
a chi per loro sceglie
se è il cuore dell’estate
a soffiare fuoco sull’angoscia
oppure è il gelo dell’inverno
la doccia algida che li affianca.

Vanno a morire
loro che di sicuro preferirebbero fare ben altro
e il tutto per saziar lo stomaco
di chi al caldo se ne sta
e con triste noncuranza preferisce non pensare
a quello che c’è dietro alla cotoletta che ha nel piatto.

Ammassati uno sopra l’altro
sono loro
e non di certo chi decide questo assurdo scempio
e mentre i corpi stanno in balia del gelo o dell’arsura
io me ne accorgo
e mi vergogno
d’appartenere a questa razza umana.

tiziana mignosa
dicembre duemiladieci

La Divina indifferenza

Sulla via che al giorno ti conduce
incontri sempre la tua porzione di dolore
seguita a tratti dagli amati raggi del sole

ma quando l’usura getta via i calzari
ti bacia quell’inspiegabile condizione
dove il giusto valore dai all’ultimo e ancor di più all’altro

e non si tratta dell’umano disinteresse
come verrebbe bene di pensare
quello che si prova ha ingredienti assai pregiati

distacco dalle cose della terra
o se preferisci
divina indifferenza.

E’ lei che a quel punto ti porta a camminare
un metro sopra le tue stesse impronte
serenità sulla consapevolezza che aculei e dolci anelli

sono solo i minuscoli granelli
che da sempre i deserti formano
di infiniti altri aculei e altri anelli ancora.

Ma attenzione
abitante del nuovo spazio
perché all’ingresso le pareti sono carta velina e non cemento

ed è per questo che il rischio corri
di lasciarti ancora influenzare
dai sentimenti fluttuanti della terra.

tiziana mignosa
dicembre duemiladieci

Invisibili messaggi

Non sempre le parole servono per comunicare
niente vocali né consonanti intorno
i messaggi arrivano anche senza parlare.

Onde colorate, frizzanti o assai garbate
a volte conquistano la mente
eppure nessuno ha detto niente.

Smarrito l’equilibrio
il nuovo invito
in sordina solletica il pensiero.

Dolce bizzarria che nella testa ronza
emozioni e telepatia
al piacere annodano l’intrigo e la sua treccia.

Come il profumo che dei fiori si diffonde
così le dolci onde
quando leggere la porta schiudono al sentire.

Sospiri e ti delizi
e intanto tutti gli altri
continuano il loro viaggio senza fermarsi.

tiziana mignosa
dicembre duemiladieci

Grazie

(Sulle note di Amore eterno di Maurizio Albano)

Grazie
perché ci hai donato i tramonti
che di passione il mare accendono
grazie perché ci hai concesso i silenzi delle alture
e la magia del vento quando pettina i campi di grano.

Grazie
perché il sole scalda e la luna incanta
ma anche per gli arcobaleni che sfoggiano colori
e gli usignoli
gentili omaggi per chi sa ascoltare.

Grazie perché nel pacco dei regali
c’è anche lo stupore
di chi riesce a vedere la bellezza oltre il muro del dolore
e perché esiste l’amicizia vera
che altro poi non è che Amore.

Grazie, e ancora mille volte grazie
perché accogli i nostri desideri
che si rincorrono tra cirri e note
prima di planare sulla terra
e diventare veri.

Grazie
perché per ogni uomo c’è il suo talento
anche per quello più nascosto e spento
perché ci ascolti e ci porti nel tuo cuore
anche quando intorno non brilla più il sole.

Grazie
semplicemente grazie
perché ci sei!

tiziana mignosa
aprile duemilaotto

Davanti al presepe

Di nostalgia e legna bruciata
profuma questo tempo
che ha mutato i volti infreddoliti
ma non il sentimento
di chi a cadenza regolare
da scatoloni impolverati
lo scenario del Natale tira fuori e rappresenta.

Malinconie e attese
mi rammentano
di quanto grande sia
la magica atmosfera
che di anno in anno si rinnova
per festeggiar l’Evento.

Preziosi
quei momenti amati
che sulla scia del luccichio dell’occhio
di Luce
l’Amore accendono alla nuda terra.

Tenerezza che sui pastori s’abbandona
conosciuti visi dal tempo scorticati
e sulle bianche pecorelle
che in cammino verso il Bimbo se ne vanno.

Silenziosi
da allora fin adesso accolgono
grida senza voce e languide speranze.

Non una la parola che concedono
ma a forza d’ascoltarmi

son diventati amici veri.


tiziana mignosa
ottobre duemiladieci

mercoledì 15 dicembre 2010

Il destino

Nessuno può sottrarsi agli arabeschi del destino
e anche quando credi
d’averlo finalmente seminato
abbigliato a forestiero
spavaldo lo ritrovi al tuo cospetto.

Lo riconosci da un merletto
a volte invece è strappo
ma di sicuro non distoglie mai lo sguardo
mentre ti presenta il conto
che mai avresti voluto.

Ma anche lui ha il suo destino
che è quello d’essere da taluni anche negato
oppure non capito
quando prima che l’ora della sera giunga
il cerchio alla sua fine allaccia.

Hai scelto tu il percorso
ancora prima d’arrivare
ma poi l’hai dimenticato
per questo fatichi a lasciarti andare
all’ambiziosa essenza e alla sua brama d’afferrare
.

Tue le tinte del dipinto
prezioso monile nella trama incastonato
momentanea goccia lungo il tempo
ma a nulla serve tentare il mutamento
mentre sei viandante sprovveduto sul selciato.

tiziana mignosa
aprile duemilanove

martedì 14 dicembre 2010

La giostra

Quando decidi
di camminare coi piedi sulla terra
è come se scegliessi
di fare un giro sulla giostra.

Anche se s’alternano a cadenza regolare
i paesaggi sono sempre quelli
cambiano gli attori
ma le parti rimangono immutate.


Il giorno si fa notte e la notte giorno
e ciò che prima ti portava lo sconforto
ad un punto certo
ti concede l’ambito cuore zuccherino.

Tutto scorre nella giostra dell’esistenza
e qualcosa anche si dimentica
ma quando il volere prende l’inchiostro dell’Amore
il tratto si fa solco e rimane inciso in fondo al cuore.


tiziana mignosa
dicembre duemiladieci

domenica 5 dicembre 2010

Viaggiatori di mondi paralleli

Quando il giorno s’inasprisce sul presente
tra spigoli e profonde incrinature
le gocce disegnano le guance
e la colpa se la ingoia la pioggia.

Ma è con te che parlo
quando il sorriso è fulmineo lampo dentro all’occhio
e gli altri senza capire ascoltano
e intanto il mondo mi sbiadisce intorno.

Non sanno
loro
che i matti non sono matti
ma viaggiatori di mondi paralleli
.

E’ sul palmo tuo
che la mia guancia si delizia a festa
mentre coi piedi sulla terra
attraverso i giardini del fuoco e della nebbia.

Tenero strofinio
che la forza muta in miele
languido rampino
sull’impazienza d’afferrare adesso.

Ma intanto il tempo
sull’imperfetto inciampa ancora
e il tormento è piombo a sfera
che a fiocco stringe la caviglia.

Passa tutto ma tu mi rimani accanto
pensiero che la luce accende alla mia meta
indelebile abbraccio
invisibile al mio fianco.

tiziana mignosa
novembre duemiladieci

Ossessionata dalla bellezza

Non ascolto
il vociare stolto
che in questo stupido tempo
i paletti mette ad ogni passo.

Ossessionata dalla bellezza
il mio è il volo della leggerezza
che nell’aria il respiro pieno brama
sollievo che non trova sulla terra.

E’ nel celeste che l’azzurro inseguo
quando i sogni
sorvolano leggiadri
fragili castelli di carta velina e fango.

L’assenza intanto
nel silenzio rappresenta la sua danza
dolce è l’esilio che il fremito rende intenso
refrigerio tra le segrete anse del mio seno.

Ossessionata dalla bellezza
m’incanto ancora di fronte al suo minimo riflesso
anche se poi svanisce come notte col mattino
e senza pace continuo ancora a navigare.

tiziana mignosa
luglio duemiladieci

La folle corsa

Quando il desiderio
alla paura mette il gancio
anche senza volerlo
di polvere e di piombo i piedi si rivestono.

Sulle ammiccanti onde della folle corsa
col freno in mano sfrecci
e tanto dici
anche senza l’utilizzo della bocca.

Ma è forza che s’annulla
sui giri a vuoto dentro al cerchio
perdendoti così
tutto quanto il resto.

tiziana mignosa
novembre duemiladieci

Autunno a Strasburgo

E’ nebbia
coltre che sinuosa aleggia tra le vie
e lentamente il varco apre
sull’incanto del mio sguardo incerto sull’afferrare.

Gelide le dita del freddo
schiaffeggiano ogni parte di me che si può toccare
mentre sogno dentro lo scenario
e coi colori dell’autunno mi miscelo.

E’ danza d’emozioni in festa
che a cavallo dello sguardo lievemente oscillano
tra il giallo delle foglie
e lo scorrere del tempo inciso sulle case.

L’immenso mi possiede
sull’intensità del ghiaccio e del silenzio
in questi luoghi dove la favola è nata
e non s’è mai allontanata.

tiziana mignosa
ottobre duemiladieci

sabato 4 dicembre 2010

Da dentro ... nasce

Ci sono pagine di cuore
che mai vedranno la luce
delle ore che si rincorrono sui giorni
per non pensare.

Il dolore infatti
quand’ è intenso
è lama che le carni lacera
e l’umore fa a coriandoli


inciampo su tutto ciò che è stato
e laccio che il respiro
e il sentimento mozza
sui fogli che di parole si riempiono.

Ma il giorno scavalcherà la notte
e il sorriso sarà germoglio
sull’indifferenza dell’alternarsi degli eventi
anche quelli catalogati come belli.

La gioia che c’accompagna sulla via
da dentro nasce
e non come noi crediamo
da tutto ciò che continua a orbitarci intorno.


tiziana mignosa
novembre duemiladieci

giovedì 2 dicembre 2010

La felicità

( Sulle note di Smile di David Gilmour)


La felicità è fatta di attimi
attimi che sfuggono
momenti insaponati
inseguiti da avidi artigli.

Arriva all’improvviso
e all’improvviso scompare
lasciandomi da sola a cavalcare
le invisibili onde della malinconia sottile.

S’insegue l’amore
s’insegue sempre


C’è chi infatti crede
che tutto si riduca
in un bramare prima
e nell’afferrare dopo il corpo ambito
c’è invece chi comprende
e fermamente crede
che sia lo splendido sorriso di due cuori
che si sfiorano inseguendosi nel vento.

Felicità è ascoltare
un’allegra filastrocca
che riesce a pettinare
perfino le lunghe onde del mare
che lascia sulle labbra dispettose
il gusto dolcemente appiccicoso
dello zucchero filato.

Felicità è farsi una risata
con tutto il cuore
tra l’allegro tintinnare
di parole festose come caramelle
e colorati leccalecca
che ti solleticano la mente.

E’ dimenticarsi
almeno per un momento ancora
che anche tutta questa immensa gioia
sia forse solo un attimo colorato
in questo tempo
che tanto sa di noia.

tiziana mignosa
maggio duemilaotto

mercoledì 1 dicembre 2010

Dove finiscono le poesie mai ultimate?

Frammenti di frasi
emozioni sgretolate
afferrate
e subito disperse
nel frastuono della stridente vita
che di doveri cristallizza
il fragile volo dell’essenza.

Dove finiscono
le poesie mai ultimate
quelle sospirate e mai concluse?

Deliri che di schegge erodono
la cavità che la roccia ospita
prima che la goccia oceano diventi.

Forse
forse si dissolvono
lungo la traiettoria dello sguardo
che del gabbiano accompagna il volo
allorché si perde nel sospiro del tramonto.

Nostalgiche illusioni
fragili aneliti
spazzati via dal vento
che dall’infinito vengono e all’infinito tornano.

tiziana mignosa
gennaio duemilanove