domenica 24 aprile 2011

L'appuntamento

Ricama fili di luce
la tua voce
mentre nel silenzio
di questo buio che mi circonda
l’appuntamento si fa rito
che
l e n t a m e n t e
s’espande nel desiderio.

Fremito
covato nell’attesa
e gusto pieno fiorito sull’adesso
che non vuole finire
in questa danza di minuti che scorrono via
dilatando il tempo sul piacere.

E faccio l’Amore con te
mentre m’impasto alle tue parole
nutrendomi d’ogni pausa
che sottolinea l’emozione

tiziana mignosa
aprile duemilaundici

mercoledì 20 aprile 2011

L'Amore è leggerezza

l’Amore è leggerezza
anche quando
desideri e tempi
sono divergenti

e i fiori coglie
nel giardino dell’incanto
quello che ai più sfugge
quando la fretta consumano nelle mani
e poi non si ritrovano più niente.

Alchimia magnifica
capace di mutare
il bisogno d’avere
in serene e verdi attese.

Non chiede niente
e di bellezza si disseta
perché sa bene
che chi nell’Amore vive
respira sempre primavera

tiziana mignosa
marzo duemilaundici

Il karma e il desiderio

A patto di saper come volere
alla fine arriva sempre quasi tutto
e questo perché l’intensità del desiderio
patteggia spesso con il karma.

Come fuoco
che bruciando di passione il bronzo forgia
ti pare che per te non ci sia niente
e invece è tutto pronto.

Per trovare
ciò che cerchi veramente
a volte basta solo
capire come funziona il gioco.

Desiderio
che corpo prende
e si sta per scontrare con la tua vita
e quando meno te l’aspetti ti travolge.

Ma a volte però l’attesa si fa lunga
e l’armonia riduce a minuscoli brandelli
così che quando il piacere finalmente arriva
non sai più che fartene e lo sciupi andando altrove.

tiziana mignosa
febbraio duemilaundici

Il canto segreto

Sulle note di If leaving me is easy di Phil Collins

Dopo che anche l’ultimo occhio
alle lusinghe delle tenebre cede
il mondo intorno a me s’assopisce
in lunghi viaggi oltre l’orizzonte.

Si leva allora nella notte
il canto segreto
gorgheggio raffinato
che l’essenza antica
con leggerezza mette in scena.

Intrecci silenziosi
di filamenti in cerca di qualcosa
nel blu s’allungano smarriti
e a volte fremono
sui cuori erranti
in cerca di caldi batticuori.

Desideri stropicciati
tra polvere di giorni uguali a giorni
nell’azzurro
la bianca bandiera strappano
e i sogni variopinti innalzano.

Come se fosse
finalmente tutto lecito
languidi
e a sorsi intensi
la vita bevono tutta d’un fiato

e prendono così
ciò che di giorno
non osano nemmeno
sfiorare con la punta più audace del pensiero.

tiziana mignosa
gennaio duemilaundici

Attimi

Ci sono attimi
che si attendono
col desiderio

ma non si fa in tempo
a gustarli pienamente
che te li ritrovi sulla schiena.

Dura di più l’attesa
che il gusto nel vissuto
e già li perdi.

tiziana mignosa
marzo duemilaundici

martedì 19 aprile 2011

A te che hai dato tutto

E’ stramba
la vita quando
di nascosto t’infila in tasca
la chiave del giardino giusto
quella dove l’erba voglio
per il suo re
germoglia e canta

E mentre alla fresca fonte
di fiducia
ti disseti e ridi
a tradimento ti succhia via
il cuore acceso dell’estate

E tu
che tutto hai dato e perso
ti ritrovi senza più nulla
e mentre dalla polvere
punti di domanda e sogni sbriciolati conti
col rimpianto ti trattieni
sull’immensità sfumata

Ma quando meno te l’aspetti
l’esistenza stessa ti ritorna il dato
di solito da punti differenti
ma spesso quando ormai
non desideri più niente

tiziana mignosa
marzo duemilaundici

Ritratto di un attimo

Questa notte è nostra
e lei ancora non lo sa
ora che stupita insegue
il docile oscillare
dei pensieri nel vento.

Ritratto di un attimo
che mi scalda
mentre incustoditi fluttuano
onde su onde
di desideri erranti.

Avanti e indietro
si sfiorano
loro che possono
in questa notte senza luna
adesso che nel vuoto
della mia stanza buia
il gusto dell’attesa
sulla pelle mi ricama
l’odore dolce dell’Amore.

E la tua bocca
invade la mia
ad occhi chiusi
ti sfioro
senza toccarti

in questa notte
nostra
dove il pensiero
per la prima volta
ci ha sognati amanti.

tiziana mignosa
marzo duemilaundici

Venti minuti

Sono trappole
per le tue dita
queste onde di fuoco
che annidano i pensieri.

Esche profumate
che ti chiamano
mentre la gente
l’origine del giorno cavalca senza entusiasmo.

Spudorati
a volte fuoriescono i desideri
sgargianti galeotti
eludono le invisibili sbarre della ragione

e me li ritrovo spalmati sulla pelle
da annusare
mentre lungo il fluire del tempo
t’insinui senza fretta nella mente.

E’ una cottura lenta
pagine di eventi
venti minuti senza importanza
fanno nido che scompiglio tra i pensieri.

tiziana mignosa
marzo duemilaundici

Quando l'Amore nasce

L’Amore quando nasce
i luccichii rapisce al sole
e agli occhi li regala
di chi ancora non ha compreso
cosa sta per accadere.

Il dire ignaro infatti
continua a narrare d’altro
mentre parallelo lo stupore inchioda
la divergenza tra il discorso
e quel gradevole sentire
che il battito raddoppia.

Preziose filigrane nella notte
soffi di tepore per le ferite aperte
sull’oscillar dell’erba sintonizzano gli eventi
sorrisi nel seno dell’inverno
la primavera accolgono.

tiziana mignosa
febbraio duemilaundici

La tenerezza

La tenerezza di un’azione
a volte ha quel magico potere
di cancellare
chilometri di nastro arrotolato male.

Dolce è quel tepore
che l’attimo ingentilisce
e i successivi frena sullo sbocciare


quando la vita nel frattempo scorre
mentre col languore torni ad afferrare
quel sospiro venuto bene
e che ancora non riesci a lasciare andare.

tiziana mignosa
febbraio duemilaundici

Il tuo respiro bevo

Mentre partecipo
alla noia a stampo della vita
scavalco l’alto cancello
e divento campo
di variopinti frutti e vento.

Sensualità sottile
che attraversa la mia essenza
inebriante
come il profumo
che invade il cerchio in cui mi muovo.

E mi rapisce i sensi
ogni volta che ti sfioro
e a seta rende la mia pelle
che l’odore ha
dell’Amore a primavera.

E i fiumi
si fanno presto mari
e i mari oceani
nel tempo in cui
sussurrate lungo il collo
bisbigli di parole
mi rapiscono le orecchie.

Melodie
che ricamano la mente
di brividi a germogli
ed emozioni antiche.

Ad occhi chiusi
trattengo dentro me
il gusto del momento
e
goccia a goccia
il tuo respiro
bevo


tiziana mignosa
marzo duemilaundici

Il punto x

Nella vita arriva sempre
il temuto punto x
il momento dell’impasse in cui la gioia
tra gli artigli del dovere
si diverte a nascondino.

Sassi aguzzi
che diventano montagne da scalare
piedi nudi sulla rupe
mano nella mano col dolore
attraversando il buio che non molla.

Senza respiro
arriva il dì della domanda senza riscontro
e il desiderio intanto avanza
avvicinandoti così ciò che vorresti sperimentare
ma il karma fa il suo dovere e lesto l’allontana.

tiziana mignosa
febbraio duemilaundici

Essere garbati non costa niente

Gli inquilini del pensiero
hanno i colori a spettro intero
impertinenti è dire poco
e dell’influenza ne fanno un baffo
perché contagiano anche quando
di sicuro ne faresti a meno.

E tutto questo
accade in ogni caso
con la gentilezza che porta l’ottimismo
ma anche con l’esatto opposto
quando qualcuno risponde a brutto muso
e solo perché s’è svegliato storto.

Ed è per questo che sarà bene
valutare quello che si sta per dire
ma anche ciò che si sta per fare
essere garbati non costa niente
e anche se fosse una goccia solamente
renderebbe il mondo più attraente.

Quel dolce turbamento

Inizia tutto lì
dove il sole
scivolando lungo il giorno
d’Amore la terra tocca
e presto si fa notte.

S’accende in quel punto esatto
il dolce turbamento
sussulto e malinconico mistero
che a gala indossa lo stupore
e gli appassionati bagliori della sera.

C’è un tempo in cui la gioia
i giorni veste di sorriso
ore lievi
dove solo il bello esiste
e sembra pure eterno.

L’oscurità
si mescola all’immenso
e si fa dolce sorpresa
per te
che l’Amore vivi come l’angelica scia di un sogno.

tiziana mignosa
maggio duemilanove

Palpito rosso

E’ ghiaccio
che lentamente gocciola
sulla pelle accaldata
contrasto col bollore
che dentro e fuori
l’assillo mette in scena.

Languido è il pensiero
senza volto
passeggia silenzioso nella mente
riempie
senza però lasciare niente.

E’ il candore della neve
che si fa palpito rosso
pelle sfiora pelle
bianco e ambra
che s’accende.

Sguardo come freccia
linea che trafigge e subito va altrove
cambia spesso nome e aspetto
e attorno rimane solo
tutto quanto il resto.

tiziana mignosa
luglio duemiladieci

La tua voce

E’ primavera e dono
quando impari a vederti bene
e dentro al cesto getti
gli ormai inutili drappi mori.

Grido alla tua voce
solfeggio e dolci note
sbarre senza più lucchetti
sui fiori profumati e veri.

E’ dalle ceneri
che dal gusto soffocato sboccia l’emozione
quando il gioco fa la pace con la vita
che docile ti si forma intorno.

Finalmente
ti scopri libero
di essere semplicemente
quello che di fatto sei.

tiziana mignosa
aprile duemiladieci

La sottile danza del piacere

Limone intenso
e morbida vaniglia
si mescolano alla bellezza di quest’estate
che senza fretta nell’aria m’accompagna.

Prima di scivolare
sulle mani a conca d’immagini passate
la voglia gli occhi
languidamente colma.

Ma è su di te
che il desiderio prende forma
quando il pensiero che mi veste
ti si imbriglia tra i capelli e il collo.

E mentre vorrei afferrare i contorni del tuo viso
il tempo si fa gomma
ed io m’accorgo
di perderti un’altra volta ancora.

tiziana mignosa
ottobre duemiladieci

La sconfitta

(vista dalla parte della terra)

Quando ancora era piccina
dall’esistenza fu sospinta
a essere già grande
ma col cuore colmo d’Amore e d’avventura
la pesantezza di ciò che era il presente
tra le sbarre col sorriso si viveva.

Avrebbe voluto raccogliere
i boccioli più profumati
per donare sostanza
a quel bouquet
che neanche bello era
nella sua misera parvenza.

Sbirciando intanto nel futuro
coi colori della speranza
il sogno della gioia tratteggiava
“Per me sarà diverso”
chiudendo gli occhi si diceva
mentre l’angelico pensiero
nel vento dissolveva.

Rotoli di tempo
si accatastavano alle spalle
sul sorriso che sempre più si affievoliva
su quei fiori sfavillanti
colti e amati e subito appassiti
prima di farsi grandi.

Stavolta invece è suo
quel bouquet sgualcito
che spaurita
tra le mani tiene
la carta è bella
ma vive tra incompresi abbagli d’apparenza.


tiziana mignosa
ottobre duemilaotto

Io che non odio

Odio l’estate
perché l’amo da impazzire
l’odio perché la sua magia
mi fa sentire fiore senza profumo.

Odio
queste notti incantate
che svuotano anche l’ultimo sogno rimasto
e mi sorprendono smarrita
in quest’oceano di nulla
che non riesco ad abbracciare.

Odio il mio corpo
quando lo vedo ancora bello
mentre malizioso si muove
davanti quello stupido specchio
che non legge la mia anima
dove il riflesso regna
di quella lacrima che nasce
muore e di nuovo nasce
dietro lo sterile sorriso.

A che serve la bellezza
quando quella carezza
è il volteggiar leggero
dell’aquilone che prima
gli occhi colma d’infinito
e poi scompare inseguendo il sole.

Odio
i miei desideri senza speranza
e questo silenzio che m’avvolge e forma
immense voragini
che non riesco più a colmare.

Odio quest’altra estate
che mi vede
ancora una volta
senza te
.

tiziana mignosa
agosto duemilaotto

Ingenue fantasie

Sei come quei films
che iniziano
quando per gli altri sono a metà
e nemmeno sono scomparsi dalla vista
che già fai i conti col desiderio di rivederli ancora.

Ingenue fantasie
che di rosa tinteggiano
i giardini profumati della mente
e di sospiri gocciano
sulle pareti il desiderio.

Non sai nemmeno qual è il titolo
e nemmeno come fare
per riafferrarne il gusto
e intanto di languore tra le mani
scivolando vanno via.

Senza conoscerne il motivo
la vita a volte appare infame
un attimo ti sembra d’afferrare tutto
e quello dopo
ti lascia solo coi perché.


tiziana mignosa
ottobre duemiladieci

Il suicidio della farfalla

Mentre coi pensieri ancora assonnacchiati
tra l’acqua e il lavandino mi specchiavo
l’altra mattina una farfalla
la danza della morte
tra lo zampillo e il mio risveglio interpretava.

“La colpa è tua” gridava
mentre da una parte all’altra
come se invece fosse
tra fili profumati d’erba al sole
stizzita se ne andava.

“Vai via” la invitavo
“se non vuoi farti del male”
ma lei imperterrita
troppo vicina al getto
continuava, testarda, a svolazzare.

Senza alcun indugio
il rubinetto allora ho chiuso
ma non ho fatto in tempo
a volerla via dal pericolo cercato
che l’ho vista scomparire dentro al buco.

La colpa è mia perché ho lavato il viso?
Mi chiedevo sbigottita
mentre ormai tristemente sveglia
il silenzio del dopo
violentava la mia mente.

tiziana mignosa
settembre duemiladieci

Il pensiero

Le cose che pensiamo
sono come l’argilla nel palmo della mano
l’idea prende forma infatti
solo se energia continua gli somministriamo

ma questo accade solamente
quando il ronzio
lo percepiamo come possibile
altrimenti rimarrà per sempre sterile fruscio.

Il progetto allora
che del cantiere ha fatto saggia la dimora
nell’impetuoso fiume del nutrimento
si lascia amorevolmente modellare

e come tutto ciò a cui diamo credenza
vita soffia al desiderio
visione come acqua per i fiori
delizia mattutina per gli occhi e per le mani.

A noi tutti infatti
è dato sperimentare
solo quello che sosteniamo
possa diventare vero.

tiziana mignosa
settembre duemiladieci

I primi battiti

Non sai mai
ai primi battiti
se il bocciolo che ti delizia gli occhi
sarà rosa vellutata sotto il sole
o preda prelibata dell’odio delle forbici.

Petali delicati
che vedrai dischiudere
giorno dopo giorno
o utile concime della terra
alimento per altre vite intorno.

tiziana mignosa
agosto duemiladieci

Fiordi di delicate fantasie

Eppure
io ti sento
quando intorno a me
la voce del rumore strappa
e a terra getta sogni e caramelle rosa.

Tra irte spine in cerca di tepore
il desiderio crea il varco
e dolcemente mi sospinge
tra pagine incorporee
fiordi di delicate fantasie.

Invisibile letizia
che la mia mano afferra
culla per l’essenza un po’ sgualcita
amplesso taciturno
che a fiamma forgia la stagione fredda.

Sorrido
assaporando l’impalpabilità dell’attimo
mentre abbandono i ripetuti eventi
che paralleli sulla terra svuotano
l’umida spirale del gioco della vita.

Nell’era del silenzio
d’inatteso mi nutre l’episodio
che sguarnito dal soffio del clamore
accelera e rende zuccherino
l’incedere dell’ora.

tiziana mignosa
novembre duemiladieci

lunedì 18 aprile 2011

Ortigia e la sua notte

Nella silente notte estiva
diafana la luna
tremula l’immagine di sé
nelle liquide azzurrità riflette

acqua di sale e cielo ovunque …

tra tetti a rosse tegole
e strade strette appare
mentre il ticchettio del passo
al passante solitario canta

isola dall’oscuro fascino …

Ortigia e la sua notte
che per sorprendere la voglia
nel buio lesta si ridesta
e in allegria attende
la sonnacchiosa quiete lungo il giorno

misteriosi locali i suoi sorrisi …

nei solitari vicoli
sui davanzali spalancati
palpitanti fiori toccano
preziose trine a pietra

leggende e verità …

della sua magnificenza
narrano
che indisturbata si esibisce
senza lambire il tempo che sfiorisce.

tiziana mignosa
aprile duemilaundici

venerdì 15 aprile 2011

Oubliette entre la peau et la chemise

Papillons virevoltants
mes pensées vont te taquiner
et feu chaud soufflent
dans le rouge du caprice
qui entre moi et toi
des kilomètres de désirs encolle.

Emmène-moi avec toi
quand le jour
se fait nuit noire tout autour
et la pluie
dans la grisaille affaisse
les coins insouciants de la bouche.

Garde-moi sur ton coeur
oubliette
entre la peau et la chemise
cachée sous la chaleur du chandail
quand le soleil
langoureusement se laisse glisser
et va se coucher
derrière le liquide azur de la mer.

Fais-le pour moi
qui avec les yeux je te souris
tandis que je tente de camoufler l'agitation
de savourer le frémissement
qui enrichit tes mains.

Souffle
sur le gel de l'hiver
et amène-moi Amour
comme si c'était déjà le printemps.



traduzione di Gilda Massari


***


Segreta tra la pelle e la camicia

Farfalle svolazzanti
i miei pensieri ti vanno a stuzzicare
e fuoco caldo soffiano
sul rosso del capriccio
che tra me e te
chilometri di desideri incolla.

Portami con te
quando il giorno
si fa buio pesto tutt’intorno
e la pioggia
nel grigiore affossa
gli angoli spensierati della bocca.

Tienimi sul cuore
segreta
tra la pelle e la camicia
nascosta sotto il calore del maglione
quando il sole
languidamente si lascia scivolare
e va a dormire
dietro la liquida azzurrità del mare.

Fallo per me
che con gli occhi ti sorrido
mentre tento di camuffar la smania
d’assaporare il fremito
che impreziosisce le tue mani.

Soffia
sul gelo dell’inverno
e Amore portami
come se già fosse primavera.


tiziana mignosa
marzo duemilaundici

tratta dalla silloge “trentatresospiri”

mercoledì 6 aprile 2011

Gli amori a tempo

Gli amori a tempo
sono quelli che quando ti guardano
intravedono il mondo intero
ma appena girano l’angolo
acchiappano quello che hanno davanti
e non pensano più
a quello che hanno lasciato dietro.

Gli amori a tempo
amano cinque giorni a settimana
e quando arriva il sabato
ti dimenticano.

tiziana mignosa
aprile duemilaundici

venerdì 1 aprile 2011

Stasera

Di desiderio e luna
è la trama della veste che ho indosso

in questa sera dove
la pelle ha l’odore dell’Amore.

Onde a uncino
sulla notte che lentamente avanza

ti voglio
e ti vengo a stuzzicare

mentre il tuo dolce arrivare annullo
perché non so pensare.

tiziana mignosa
luglio duemilanove