sabato 25 giugno 2011

E mi ritrovo a respirarti accanto

Adesso
mentre senza convinzione alcuna
tento di districarmi dal miele
che di te il languore gocciola

i pensieri
il presente lasciano
fino a catturare emozioni
rubate al tempo.

Destrieri imbizzarriti
e poi sfuggiti
dalla gabbia buia della razionalità
che senza platea le sue ragioni grida

e sulla me di ieri torno
e mi ritrovo a respirarti accanto
quando t’annusavo piano
colmandomi di desiderio trattenuto

mentre gli occhi
carezzavano ciò che riuscivano ad afferrare
e il respiro tratteneva il tuo odore
e tutto ciò che ancora credi di non avere.

tiziana mignosa
maggio duemilaundici

Adesso

Esiste solamente
l’attimo del respiro
adesso
e non il tempo che s’è consumato
o quello che verrà.

E intanto
la primavera avanza
su questa mente
che d’Amor s’affolla
e sedicenti storie senza senso.

E da un lato pende
la bilancia rosa
o dall’altro
l’Amore ancora
non conosce centro.


tiziana mignosa
aprile duemilaundici

La gioia è solo degli audaci

La notte
ha il respiro della seduzione
quando la città svuota
e di luci e desideri accende
la leggerezza
di quell’odore che m’aleggia a tratti
e incanta.

E’ questo
il buio che mi da alla testa
la parte audace del giorno
che mi veste a pelle
quando l’ora si fa sera.

La stessa
che inutilmente inseguo
nel momento in cui stanco
il giorno
abbandona lacrime e doveri
e s’agghinda di miele e sfavillii a festa.

E mentre per dar vita
ai loro sogni belli
gli uomini più pigri scelgono
la via facile del sogno
gli altri
si fanno avanti
e raccolgono i fiori più preziosi.

La gioia
infatti
è solo degli audaci
che con le unghie forti
alla negazione del destino infame
strappano ciò che vogliono
per vivere sempre
a bocca
e mani spalancate.

E’ la lavagna della Libertà
la notte
che mentre accattivante slaccia
la camicia al cuore
i suoi voleri
incide e urla
sui passi e sulla polvere
lungo lo stretto viale
sulla terra.

tiziana mignosa
giugno duemilaundici

In un angolo rubato

“Dove sta il male?”
quando nell’arsura del giorno senza vento
la pelle si domanda
a chi l’acqua toglie
mentre attimi di sorriso idratano
l’anima che gocciola insieme al dolore della terra?

Ampolla seducente
che promette nettare prezioso
accarezzato solo col pensiero
linfa che disseta
frammenti di tempo
nel silenzio di un angolo rubato

tiziana mignosa
maggio duemilaundici

Nello scorrere dei giorni

Indecifrabili missive
consonanti che non s’accostano alle vocali giuste
sul ciel di brina che la vista offusca

e la sera attendo
dono dello scorrere del giorno
come il tramonto che la notte
con i suoi gioielli accoglie.

Parentesi nel non amore
tuffo in mezzo al rosso
attesa senza respiro

lezioni
sfornite d’intervallo
prima che torni
l’alba del nuovo giorno.

E intanto la città
vive nell’illusione della compagnia
mentre il fiato il vetro vela

sulla tua figura
che all’orizzonte
nel buio che mi cresce intorno
s’allontana.

tiziana mignosa
marzo duemiladieci

L'ultimo pensiero senza meta

Quando il fuoco
le catene toglie e si miscela
al cuore del sogno censurato

le parole il peso perdono
e la stanza
abbandona l’ultima paura e la sua eco.

Apri gli occhi
e ti rendi finalmente conto
che per la prima volta vuoi.

tiziana mignosa
marzo duemiladieci

note: le paure non portano mai dove vogliamo andare veramente

I percorsi del voglio e dell'avere

Mentre il giorno
s’agghinda di luce per la sera
e la mente
infervorata sfreccia
sui traballanti percorsi del voglio e dell’avere
come un carillon dei tempi andati

m’incanto
di fronte alla bellezza


Setaccio
che a galla porta su i desideri
quando di clemenza il giorno col suo impegno
dall’eco buia mi conduce al ballo
e sulla giostra dal riflesso antico

il tormento vivo
che a tondo gira su se stesso


E’ disco
a inceppo
quel nostalgico sentire
che riaffiora ogni volta che respiro meraviglia

contrasto acceso
con tutto ciò che afferro nel non canto

tiziana mignosa
luglio duemiladieci

Confusione al miele

Mi piace coccolarmi nelle parole
quando il mondo
languidamente mi dorme ancora intorno
e la natura è sussurro delicato
che il mio sentire coglie.

D’azzurro
il mare è splendido riflesso
e mentre gli occhi si colmano d’immenso
il fremito
sul tuo bacio scorre
e a quel momento in cui
col sapore ancora da gustare
i pensieri si fanno esca e confusione al miele.

E ti vengo a cercare
oltre l’estremo limite del cielo
su quell’ isola di luce
che un giorno colmo di perché
la botola ha spalancato sulla mia essenza.

tiziana mignosa
luglio duemiladieci

Come la mano

Non puoi fermare
neanche l’alba più bella
perché lei comunque
seguirà il suo cammino
così come l’ora
bagnata d’acqua e di silenzio
sfocerà nel tempo successivo
che sarà diverso.

Eppure
ci sono sofferenze come strappi
che pure allontanandosi
non riescono a svanire
e diventano parte di te
come la mano
che ti porta a dare e a prendere
o il piede che ti conduce
a imparare la vita che t’attende.

tiziana mignosa
maggio duemilaundici

Caleidoscopiche fantasie

Noi non siamo
solo ciò
che di noi si vede
ma anche nuvole di passato
e sogni da afferrare
che ci avvolgono come vapori.

Pesanti
come catene
a volte ci freniamo nella paura
come se il pianto
fosse sempre accanto

ma siamo anche frecce
rosa
uncini accattivanti
che attraggono l’impalpabilità dei desideri
per farne futuro
da vedere scorrere tra le mani.

Cangianti
come caleidoscopiche fantasie
noi non siamo
solo ciò che di noi si vede
ma anche timori
imbrigliati in ragnatele d’umidi pensieri
eleganti leggerezze
di nostalgie lontane.

tiziana mignosa
maggio duemilaundici

Venerdì

Si formano come dei varchi
a volte nella vita
e d’improvviso chi ti sta accanto
è come se intonasse la canzone attesa.

Inaspettata melodia
che il sole incendia
anche se è notte intorno
o fuori il temporale la sua ira sfoga.

Sorriso
che la luce agli occhi accende
quando l’impossibile
s’adagia seducente sull’avidità dei palmi

e il venerdì cattura i miei pensieri
mentre il giorno appresso
e pure quello dopo
li trattengo nell’arco del respiro.

Spazio
che assume la tua forma
nell’attesa che si faccia
un’altra volta giorno.

tiziana mignosa
maggio duemilaundici

sabato 4 giugno 2011

Pensiero

Ogni frammento
contiene l’universo intero
e ciò che si sofferma
nella sfera dell’attenzione
tende a esibire
ciò che stai chiamando con il credo

tiziana mignosa
maggio duemilaundici