A volte incontri creature
e anche se di terra
e polvere di nulla si travestono
in loro il cielo scorgi
E le zolle
la primavera d’improvviso abbozzano
e persino il sole
i suoi raggi a festeggiare sulla
terra manda
Senti Amore
ma il cuore trema
mentre l’occhio
la salvezza sulla
maniglia della porta cerca
Acqua invochi
liquido rimedio
su distese di terra incandescente
e anche al vento aiuto chiedi
affinché le lacrime disperda
e ti renda un’altra volta ancora forte
e nuova
Strade parallele
che solo da lontano si carezzano
anime abbracciate sulle punte di
un compasso spalancato
languore e realtà
di fuoco e nera pece
il mio cuore scarabocchiano
Non è possibile
d’amor terreno
Amare un pesce se
sei farfalla
tiziana mignosa
ottobreduemilaquattordici