Quando t’inoltri
nel fitto bosco della confusione
gli alberi si fanno presto specchi errati
difficile così trovare la via dove splende il sole.
Ogni volta che non ti chiedi
quello che veramente vuoi
è come se bendassi gli occhi
dentro la sacca dei desideri tuoi.
Ma ciò che afferri e rilasci poco dopo
diventa come la torta che solo un attimo hai voluto
dolce è l’impasto che però s’affloscia senza forno
e che mai sarà delizia per il tuo palato.
Seguendo come fai l’incerto condottiero
ti ritrovi presto dentro al sogno opposto
sovrano traballante del momento
impera qualche ora al primo posto.
E mentre i calzari impolverati
narrano di te e dei chilometri percorsi
t’accorgi che neanche un passo in più hai fatto
oltre il recinto del tuo giardino.
tiziana mignosa
aprile duemiladieci
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