E’ nella Venice bambina
che l’incantesimo rivive e poi si spezza
inatteso come il fuoco dentro il ghiaccio
il sale si fa cura alle ferite.
Tra case a tavolozza
rivelazioni e leggerezza fanno dono
e a treccia sciolgono
intrighi di parole andate
annerite in una pozza.
Echi consumati sul fondo posano
ma alleggerendo il piatto del dolore
la gioia il nodo slaccia
e i pesi volano altrove.
tiziana mignosa
marzo duemiladieci
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