Mentre bolle di sapone senza sostanza
scoppiano una appresso all’altra
passi incerti annunciano
l’imbrunire lungo la via.
E ti ritrovi così
coi vestiti zuppi
e gli occhi increduli
spalmati sul vuoto delle mani.
Niente
all’improvviso ti ritrovi senza più niente
con un occhio a cercare il perché
e l’altro cosa è meglio fare.
Desideri sconfitti
che si sgonfiano come palloncini
e smettono di essere
prima ancora di cominciare.
Ma il vento
non è mai costante nel suo amare
e se oggi butta giù il mondo
domani lo accarezza.
Non rimane allora
che indossare il più bello dei sorrisi
ripassare la lezione da imparare
e aspettare.
tiziana mignosa
ottobre duemiladieci
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