Col sorriso e con lo sguardo
sulle vette il desiderio spalmo
antiche e scorticate mura da annusare
sonnecchiano alla calura
di cristalli azzurrognoli di vento.
Vanesi sole e mare
si specchiano sui vetri delle case
mentre liquide dimore alla salsedine
di dondolanti barche e sogni inquieti
si lasciano lambire
dal volo senza meta dei gabbiani.
Estate colorata
di sale e pelle ambrata
amante prediletta
di giorno s’abbraccia con l’azzurro
di notte con la signora bianca
ma quando l’ora
s’addolcisce sulla quiete della sera
fiammelle tremolanti
nell’acqua la nostalgia disciolgono
e al tempo dell’adesso
l’Amor perduto soffiano.
tiziana mignosa
aprile duemilaundici
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