Quando il dolore è troppo
diventa come il nero pesto dell’inchiostro
anima come acqua
di corvino l’esistenza tinge.
Ora che l’adesso ha spento l’interruttore al tempo
e il sentimento raccatta punti di domanda
ti ritrovi ancora a rovistare
tra scarti di tepore e fiele.
Negli spaziosi luoghi dell’assenza
smarrita vivi l’ingorgo della mente
pensieri stropicciati
tenerezza e piombo.
Ma la ragione ti porta ad asserire
che anche se il fato ribaltasse il gioco
troppi sono i nei accatastati
che tu comunque non vorresti niente.
tiziana mignosa
novembre 2009
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