Nessuno riesce a decifrare veramente
gli arabeschi che delineano il contorto albero
scalata che a suo tempo
hai scelto di esplorare
accecanti orditi su trame d’umidi silenzi
frutti dalle succose promesse
tardano ad arrivare.
Regina di scintillanti sogni
di polvere e dimenticanza è il regno sull’aguzza terra
buccia rossa come l’ape al miele
virile folla
quattro occhi e quattro mani
sorvolano il fardello sulle tue spalle
invisibile sacca colma di lancette senza pile.
tiziana mignosa
gennaio 2010
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