Accoppiando le
domande alle risposte
col senno che nel
dopo arriva
le caselle un po’
sperdute
il disegno mi cominciano
a mostrare
E mi accorgo che ne
ho collezionate tante
di carezze assai
gentili e pugni tosti
a seconda di quanto
azzurro
in quell’attimo il mio
cuore attraversava
Ma è difficile per il
novello alchimista
agilmente
destreggiarsi tra i sassi
e la magia che gli consente
di trasmutare il
bronzo in oro
Dilemma tra il vedere
il masso
-che l’inciampo reca-
o il riconoscerlo
come piolo
che al cielo invece
lo sospinge
A tentarmi
col suo vuoto
e col suo pieno
infatti
il bicchiere mi
compare spesso agli occhi
e così quell’uno che
m’hai dato
mentre il bordo del
mio calice raggiunge
per magia si centuplica
e m’inonda con la
Luce e col Piacere
Altre invece è goccia
solitaria e tintinnante
che si perde e mi
distrugge
nell’arsura delle zolle
Devo ammettere però
che senza te il
nuotatore incerto
non avrebbe mai abbandonato
il suo timore
che alla riva e al tormento
lo incollava
La magia del dare e dell’avere
benedice e santo
rende ogni incontro
anche quando dura solamente
l’esiguo battito di
un giorno
ed è per questo
che sul tuo cuore
addormentato
al di là di ciò che credi
di sapere
il mio sentito grazie
soffio
tiziana mignosa
gennaio
duemilaquattordici
Note: ogni aspetto della vita possiede le due facce della
medaglia, a noi la scelta di vedere l’una o l’altra. Riuscire a focalizzarsi sempre sul bene, o comunque sulla lezione da
imparare, ci consente di alleggerire la sofferenza che a volte proviamo e quindi a diventare migliori.
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