Anche se la vita
ancora gioca a procrear dispetti
separando ciò che per sua natura
non può di certo essere diviso
ti dico cara la mia Lupa
che tu sei ancora qui
a deliziarmi con la tua bellezza
Primavera delicata
e sole strabiliante dell’estate
giocherellona e matta
con la voglia sempre accesa
di coccole
e ancor di più di pappa
Ricordi quando
una volta spazzolata la tua ciotola
spudorata sbirciavi dentro al secchio
dimentica come sempre
che avevi già mangiato?
E l’effetto che in te cucciola infondeva
la vista e l’odore
che buono reputavi
della scatoletta al tonno
appena, appena aperta?
Tu che al trillo del citofono
scodinzolando t’accendevi
e dell’arrivo nuovo
l’occasione raccoglievi
per trasformar la dolce quiete
in briosa allegria a festa?
E quando il vicinato intero
ascoltandoti nell’aria
sapeva se ero appena entrata
o da poco uscita dalla casa?
Tu che insieme a me
di mantra
e buona musica vivevi
tu che respiravi incenso
a volte anche lacrime
ma di sicuro tanta Gioia
e puro divertimento
Ovunque adesso sei
a te che eri la mia ombra
col cuore nelle mani dico
che è stato molto bello
averti avuto accanto
A te che adesso pronta sei
per essere figlia
stavolta per davvero
non posso che dirti g r
a z i e
per tutto il grande Amore
che tra noi c’è stato
la tua mamma diciannoveaprile duemilaquindici, tre giorni
dopo il tuo ritorno a casa
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