La vita ha
impercettibili uncini
basta un
attimo
e il
presente s’aggancia
a
qualcos’altro già vissuto
e sono un’altra
volta risa
o altri
pianti ancora
Invisibili
inganni
che
tessono incandescenti
o delicati
percorsi
lungo l’ingenuo
tempo
Desideri
paure o
sogni
sono trame
e orditi
ingarbugliate
filigrane
d’oro e
fango
Impalpabili
catene
che c’imprigionano
in altri luoghi
o
nell’eterno inseguimento
d’irraggiungibili
desii
non Amati
abbastanza
da saziare
occhi e mani
Fluttuano sciolti
i pensieri
vaganti
saette
senza coscienza
impazzite
viaggiano
in ogni
direzione
E chi è
certo che siano i suoi
ingenuo
crede anche
che quella
sia la libertà
ma come
libera è la foglia
quando il
vento decide dove farla andare
così è lo
stolto
quando i primi passi verso casa porta
quando i primi passi verso casa porta
tizianamignosa
ventiseiagostoduemilaquindici
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