Dimmi come ti chiami
mentre tra le sabbie mobili del rumore
sulla bandiera bianca m’inchino
dolce è il lembo
che del mio sorriso afferro.
La chiamano follia
parola d’uomo ancora acerbo
per me invece è dolce appartenenza
appassionato rifugio
tra calde braccia e onde di pensieri a treccia.
E’ da sempre
che il tuo respiro sento lungo il collo
ma col timore
dentro lo scrigno dei segreti
d’amata complicità e limpidezza lo nascondo.
Dimmi come ti chiami
mentre la verità
è sussurro a brivido sulla mia bocca
e il fardello si fa presto volo
polvere di stelle sui sentieri della terra.
tiziana mignosa
agosto duemiladieci
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