Come il veleno
che l’acqua rende ostile
ma non si vede
così è la vita col dolore
quando incontro dopo incontro
tutte le sue facce sfoggia
e quasi non l’averti più
ma non perché è andato via
come avresti lungamente ambito
Il mutamento
che è gioco fisso della giostra infatti
delusione sopra delusione
ti modella a palato fuori uso
dopo che l’impeto focoso hai assecondato
di soddisfare la voglia smisurata
che ha invaso ogni attimo
di quel tempo
Ma il cibo
che contenta ancora la tua brama
riempie ma non sazia come serve
e non dona più brividi come quando
ogni minimo fruscio di foglia
ti rendeva goccia di tormento
o sole caldo e intenso che riscalda
tiziana mignosa
gennaio duemiladodici
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