Quando gli oggetti
dai vetri chiusi delle case
il mondo dall’alto scrutano
pare prendano respiro mentre l’attenzione
dal basso sulla loro essenza spalmi
Emozione e battito
rapiscono
e solo dopo narrano
del carezzevole tepore
che fascia e nutre il tuo stupore
E dal freddo della strada intanto
su immaginari parquet a piedi scalzi
sogni e languidi sospiri intrecci
immagini fantastiche ed emozioni
amoreggiano su tappeti un po’ sbiaditi
Utopistici tuffi
in esistenze parallele
giocati in battiti di ciglia
palpitanti sospensioni
dentro il grigio susseguirsi della vita
tiziana mignosa
febbraio duemiladodici
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