E’ appena un attimo
il momento che più m’incanta e duole
quello che catturo quando il cielo è incerto
tra lo splendore lungo il dì
e il buio impenetrabile della notte
E il sole è appena andato
ma di sé ancora il blu ci dice
fantasie iridescenti con le dita traccio
in controluce sul chiarore
che silenzioso sfuma dietro gli alberi del viale
E’ danza silenziosa
tra me, terra, e
l’azzurro illuminato
e case e alberghi maestosi
come donne raffinate
tutt’intorno s’agghindano di luminose gioie
La sera giunge
e l’aria stessa cambia
il battito raddoppia
sul sogno che tentenna a prendere sostanza
goccia che tormenta mentre trema un po’ la mano
Quand’è troppa
la bellezza è stiletto che trafigge
e mentre erge carenza e desiderio
al suo calice m’invita a dissetarmi
spuma d’aspro assenzio e magico piacere
tiziana mignosa
ottobre duemiladodici
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