L’uomo a volte pensa
che sia giusto solo perché concede
la sua benevolenza a chi gli rassomiglia
ma troppo spesso invece si dimentica
che il rispetto è doveroso darlo a tutti
e non invece solamente
a chi piuttosto gli conviene.
E crede anche
d’essere grande e assai intelligente
solo perché è più forte
e decide anche per il debole
come se la legge della giungla
fosse ancor di gran moda.
E così
per dirne solo una delle tante
c’è chi trasporta in assoluta noncuranza
animali da macello
come se non fossero di carne
e non provassero il tormento.
E nulla assai importa
a chi per loro sceglie
se è il cuore dell’estate
a soffiare fuoco sull’angoscia
oppure è il gelo dell’inverno
la doccia algida che li affianca.
Vanno a morire
loro che di sicuro preferirebbero fare ben altro
e il tutto per saziar lo stomaco
di chi al caldo se ne sta
e con triste noncuranza preferisce non pensare
a quello che c’è dietro alla cotoletta che ha nel piatto.
Ammassati uno sopra l’altro
sono loro
e non di certo chi decide questo assurdo scempio
e mentre i corpi stanno in balia del gelo o dell’arsura
io me ne accorgo
e mi vergogno
d’appartenere a questa razza umana.
tiziana mignosa
dicembre duemiladieci
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