Mentre il giorno
s’agghinda di luce per la sera
e la mente
infervorata sfreccia
sui traballanti percorsi del voglio e dell’avere
come un carillon dei tempi andati
m’incanto
di fronte alla bellezza
Setaccio
che a galla porta su i desideri
quando di clemenza il giorno col suo impegno
dall’eco buia mi conduce al ballo
e sulla giostra dal riflesso antico
il tormento vivo
che a tondo gira su se stesso
E’ disco
a inceppo
quel nostalgico sentire
che riaffiora ogni volta che respiro meraviglia
contrasto acceso
con tutto ciò che afferro nel non canto
tiziana mignosa
luglio duemiladieci
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