Si formano come dei varchi
a volte nella vita
e d’improvviso chi ti sta accanto
è come se intonasse la canzone attesa.
Inaspettata melodia
che il sole incendia
anche se è notte intorno
o fuori il temporale la sua ira sfoga.
Sorriso
che la luce agli occhi accende
quando l’impossibile
s’adagia seducente sull’avidità dei palmi
e il venerdì cattura i miei pensieri
mentre il giorno appresso
e pure quello dopo
li trattengo nell’arco del respiro.
Spazio
che assume la tua forma
nell’attesa che si faccia
un’altra volta giorno.
tiziana mignosa
maggio duemilaundici
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