Quando con la mente torno
a certi volti e a certi fremiti del passato
mi allineo all’incertezza che il gusto alimentava
e a quei battiti impazziti che il respiro bloccavano
ma anche al buffo ritornello
che bleffando mi cantavo
“Nulla di fatto c’è
tra me e il tipo che
con gli occhi il desiderio ci scambiamo”
Ma i muri, le strade
e perfino i sedili del tram o gli alberi del viale
avrebbero potuto raccontare
la storia in modo disuguale
Per esserci qualcosa
non bisogna necessariamente varcare il limite dell’oltre
ogni inizio è solo un seguito
ma anche quando il passo s’arresta sul percorso
non vuol dire che nulla ci sia stato
tiziana mignosa
ottobre duemiladodici
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