Quando i sogni non combaciano con le mani
oltre il visibile
svaniscono gli sguardi
rapiti dal tepore
a volte s’incantano nell’abbaglio buono
morbido desio, rifugio per il cuore.
Estranei i corpi riempiono il tracciato
e intanto gli occhi inseguono le scie degli aquiloni
assorti si disperdono oltre l’ultimo selciato.
E mentre d’altro il sorriso parla
la tenerezza veste quel pensiero
e l’occhio un po’ si bagna
quando con lo sguardo
dentro il dolce sogno piomba
e almeno per quell’ istante tutto il resto scorda.
tiziana mignosa
ottobre duemilanove
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