Come grigia coltre
le nubi a volte
di pioggia vestono l’umore.
Malinconici i poeti
valicando le stagioni della vita
s’allacciano agli aromi dell’autunno.
Nostalgiche visioni
proiettano attimi di chiarore
gli altri, il mondo
inconsapevoli fiammiferi
dolce fonte di tepore.
E nemmeno un po’ lo immaginano
d’essere luce e accesa
a volte grande ispirazione.
Nascono così
parole intinte in pregiate essenze
d’oli crepuscolari e languide assenze.
tiziana mignosa
marzo duemiladieci
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