Tre sono le parti
che colgono tre fiori differenti
quelli che tu senza volere mi presenti.
Quando ti vedo
le guance ispide avverto sul mio viso
sospiro e mi divido.
Gli occhi
la voglia delle mani alimentano
ma poi ti sento
fervore della voce
è riso divertito e un po’ mi perdo
impeto che al sogno sovrappone sogno.
La terza si fa verbo a vista
dolcezza e confusione
fin quando rivedendoti ricomincia il cerchio del piacere.
tiziana mignosa
maggio duemiladieci
Nessun commento:
Posta un commento