Mentre attraversi la valle del silenzio
la paura ti induce a non considerare
che anche nel dolore stai camminando
e che presto il sole scalderà la pelle.
Ma anche nel deserto
quando solo acqua calda trovi
e ti soffermi a respirare scaglie di passato
l’odore del sapone, capelli a coda e quella felpa nera
è polvere sulle scarpe
che voce stridula dà al tempo
quando le oasi si fanno sempre più distanti
e troppo rigido è il gelo dell’inverno.
Ma arriverà il tempo in cui
i sogni si metteranno a pari colle mani
e l’equilibrio unirà gli opposti
sul sorriso che non sarà più solo facciata.
tiziana mignosa
marzo duemiladieci
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