A volte quando il pensiero
s’imbriglia nelle ragnatele del passato
il principe si scopre menestrello
e l’estate inverno.
Sorrisi
che sbiadiscono come acquarelli mal riusciti
dove l’essenza e i colori si dissolvono
nella fluidità dell’acqua e del suo aspro allontanarsi.
Fiume
che porta via tutto con sé
in quel costante andare
dolorosamente altrove.
Eppure anche se il fato
soffiasse nuovamente vita
non riuscirei più a considerare cielo
tutto ciò che è caduto insieme al temporale.
Eventi acuminati
da allora fino a ora
hanno inquinato il fiato
dell’albero che credevo vero.
tiziana mignosa
novembre duemilanove
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