E’ polvere
sulle mura stanche
strade scorticate a incrocio
solleticano la mia mente ardita
e tutto ciò che dietro agli occhi giace.
A tratti aleggiano
vocii andati e nenie sussurrate
languidi sguardi e veloci stilettate
che dal passato arrivano
e abbracci allacciano alle nuove ore presentate.
Così è l’incanto
di quei percorsi consumati
che al tempo si rassegnano
e intanto scricchiolii
e giovani cedimenti accolgono.
Magnifica è la veste
che al fato si concede
prezioso pasto per la tarma vergine
che non demorde e attende
che il buio si faccia nuovo chiasso e luce intorno
e il cuore pulsa
desio di duplicare
lo splendore del beato tempo
tra principi e sudditi
ancora palpitanti e vivi.
tiziana mignosa
giugno duemiladieci
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