E’ in questa notte
dove la pallida signora nel blu annega
e la brezza
è sussurro dolce sulla pelle
che il canto della marea m’accompagna mite
ad altre estati e alle ore liete ormai scadute.
Imprudente
lo sguardo di allora indosso
nostalgico piacere
d’assaporare antichi brividi e indugi un po’ sbiaditi
sorrisi nel frattempo sbocciano
nel mondo freddo delle forme.
Raggi di sole zuccherino
nel piatto d’ intemperie colmo
intrecci di fiori e spine
e domande con le porte chiuse
s’ annodano ai sorrisi spalmati sopra il pianto
sull’ora di riprendere il cammino.
tiziana mignosa
agosto duemilanove
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