Fin quando il cruccio
correrà nel cerchio che unisce bocca e coda
sarà disco rotto
sulla miseria della stessa nota
Tono stridulo
che graffia l’anima del mondo
legna secca che combacia con l’incendio
come conca col suo cerchio
Il carnefice non può
esistere
se non trova chi la vittima
impersona
specchio che li vede
attori
intercambiabili ombre
sulla scena
Stupido incantesimo
che allontana dalla gioia che ci spetta
se nessuno afferra che oltre che a soffrire
tutto ciò a nulla serve
tiziana mignosa
agosto duemiladodici
note: a Delfina, Giovanna, Germana, Elisa, Alessia, Alice
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