I siti abbandonati
sono come quei vagoni
impolverati e fermi alla
stazione
quando nell’immobilità
delle loro azioni
la storia che hanno vissuto
narrano
Giardini disabitati
dove i fiori odorano
di sorrisi e gocce già
ascoltati
e quando il visitatore
s’imbriglia in quell’incanto
accendono in un lampo l’interruttore
e le parole interpretano di
nuovo l’emozione
tiziana mignosa
gennaio duemilaundici
Nessun commento:
Posta un commento