Come l’arsura
che linfa alla vita invoca
dalla mente
la folla delle forme emigra
sull’oggi che m’attende
Eppure
il cucchiaino non si fa mestolo
e nemmeno bicchiere
vetrina senza piacere
che giustizia non riesce a rendere
all’assenza che nelle mani alloggia
Contagocce
che la voglia gonfia
mentre l’occhio affossa
nella segreta che all’idea mi incolla
del piatto che trabocca
tiziana mignosa
maggio duemilaundici
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