Ipnotici percorsi
tracciati da esili dita
disegnando l’infinito nell’aria
raccolgono stralci vissuti
di vita rimpianta
Magie d’umide e torride estati
sinuose scandiscono
note già Amate
che nel crepuscolo
dagli albori ritornano
Regine volanti di monti e di mari
il vento cavalcano
nenie antiche che a tratti alimentano
campi di papaveri e grano
di rossi e d’oro oscillanti
Desolate terre
di fermento e passione
dei battiti l’emozione trasportano
ebbre di gioia e bellezza
coi passi di ieri il mondo
al sorriso riportano
tiziana mignosa
dicembre duemiladodici
Nessun commento:
Posta un commento