Le persone non muoiono soltanto
quando smettono di contare giorni
a volte semplicemente vanno via
e altre il corpo lasciano a pascolare
mentre il canto della follia
la loro mente intona.
Quando della morte
uno dei suoi aspetti incontri
che sia quello ufficiale
o uno dei due non riconosciuto tale
è sempre uno strappo al cuore
che non può non fare male.
Tutti abbiamo sempre dato credito
al fatto che morire
come qui s’intende
sia il male più pesante
che mai possa capitare
a noi viandanti di così poca fede.
Eppure anche gli altri due
non posseggono buchi nelle tasche del tormento
quando nel secondo sai che c’è
ma è passo altrove e negazione di presenza
nel terzo invece gli occhi si colmano d’aspetto
ma il singhiozzo si fa pozza nel dolore dell’assenza.
tiziana mignosa
settembre duemiladieci
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