Danzano i tratti morbidi
sui passi lenti
e intanto a te giungono
i miei sorrisi zuppi.
Realtà stagnanti
in questo pieno vuoto dove conto
i sì che di me ne fanno
il suo balocco.
E’ a passi nudi che sugli aguzzi cocci
si sgretola la personalità mondana
mentre raccolgo perle rosse e trasparenti
per farne collane saldaconto.
Frammenti di materia diventano fulgide fantasie
particelle colorate d’arcobaleno
aquiloni svolazzanti levitano festosi
sopra tutti i crucci.
E’ la tua mano che io cerco
invisibile conforto in questo tempo duro
mentre ancora a denti stretti
sorvolo il sottobosco della vita.
A te rivolgo la leggerezza del pensiero
quando controvento piango
imboccando la via che i piccoli
dedicano alla follia
quando nella notte del giorno pieno
mi accoccolo dentro il caldo abbraccio tuo
e chiudendo gli occhi stanchi
scivolo nel sogno che non conosce inganno.
tiziana mignosa
agosto duemilanove
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