Urla sottovoce
il vuoto
anche quando sotto la cesta colma delle ore
gioca a nascondino.
Coi divertimenti vani
di nulla si disseta
e d’attese innaffia
gli appassiti fiori senza sole.
Risa menzognere
camuffano
la bruna spina
amarezza che forte grida.
Per non sentire altro male ancora
d’appassionate note
ubriaca l’esistenza
ma in agguato ama rimanere.
E tormento di nuovo dà
anche quando
accendendo di stupore il tuo sorriso
sostiene d’essere tuo amico.
tiziana mignosa
luglio duemilanove
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