Sfuma il presente
quando s’aggancia ai fumi del passato
e di sospiri vivi
afferrando gli accartocciati lembi.
Vano è quel nutrimento
che la porta serra sull’avere
e lacci stretti annoda
intorno alla sacca colma degli eventi.
Ma come puoi pensare
che il calore scaldi le tue stanze
se le finestre sbarri al sole
e l’odore ancora temi dell’amata primavera
quando al nuovo il passo non concedi
liberando dall’inganno
palloncini colorati di nostalgia
gonfi d’inutile speranza?
Svuota il sacco
e poi ci metterai dell’altro
e col coraggio cancella la lavagna
prima di vedere la linea che attende d’essere tracciata.
tiziana mignosa
ottobre duemilanove
Nessun commento:
Posta un commento