Non sempre il coperchio a festa tinteggiato
fa da specchio al contenuto che c’è dentro
ma anche quando è assai nascosto il bello
timido e giù nel fondo
l’arcobaleno luccica in silenzio.
Mi ritrovo così
ad acchiappare il mio sentire umano
in questo luogo dove la bellezza trovo
solo se passo via correndo.
Infatti è quando indugio
che la verità sorpassa l’apparenza
e annuso polvere di brutto
sui fiori a petali di plastica.
Decorata è la tappezzeria
ma dalle mani abili del latte e del caffè
e da lontano pare pure bella
quando invece di fatto non lo è.
Come la silenziosa lacrima
protagonista non riconosciuta di quella triste storia
che se di fretta vai ti sfugge
velata dietro il cauto sorriso
che di pietà la teme e la nasconde.
tiziana mignosa
agosto duemilanove
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