Bevo
la tua voce
mentre nel silenzio della sera
che alla notte volge
m’attraversa come pettine
sui giardini colorati della mente.
Chiavi di violino
su pergamene preziose
rallentano l’urgenza d’afferrare
cose differenti con la stessa mano.
E mi catturi
sull’adesso
quando melodie di quiete
la finestra schiudono
alla brezza del desiderio
che impertinente m’invade
accendendo di languido piacere
i pensieri che m’accompagnano
al sonno inquieto della notte.
tiziana mignosa
luglio duemilaundici
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