Portami con te
liscia
tra dita
come quel sasso levigato
che t’ho lasciato scivolare
nella tasca della giacca.
Amuleto
di miele e fiordalisi
bizzarria che il sorriso strappa
ogni volta che te lo ritrovi
liscio e un po’ fatato
tra la voglia delle mani.
Inebriante
come l’odore dei fiori a primavera
d’esuberanza
ogni fantasia accende
come se tutt’intorno l’aria fosse
quella della stagione calda.
Segreta
tienimi tra nastri di parole rosa
e desideri che profumano di cuore
nascosta al mondo e alle sue credenze
mentre inventi altro tempo
dentro questo tempo.
tiziana mignosa
maggio duemilaundici
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