Come carezza lieve che di marea profuma
l’ingenua traccia alla mente torna
boomerang di fresche suggestioni
di delizia e salsedine cristallina
trabocca allora la memoria.
Remote grida di fanciulli spogli
dalla gravità di tempo e crucci
indugiano giocosi sulla sacralità della materia
mentre il giorno s’appresta a scivolare
tra le sibilline braccia della sera.
D’antico sanno le tremolanti fiamme
che d’allegria accendono le annose stanze
quando i sorrisigigli dolcemente si dischiudono
sulle allungate ombre all’imbrunire.
Ma anche quando intorno a me
l’intera vita s’addormenta
come onda che ritorna
scorre l’abbagliante fascio dell’appartata torre.
Ammalianti intermittenze di minuscole lucine
dietro le persiane chiuse
di stupore e tenerezza mi soffermo
oggi come ieri nel docile silenzio.
tiziana mignosa
05 2009
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