(Sulle note di Tango Argentino di Astor Piazzolla)
Assente è lo sguardo suo
non insegue più aurei sogni
eppure si perde ancora
lontano
oltre lo specchio va.
Come un temuto rito
puntuale si rinnova il suo tormento
silenziose le sue lacrime
scivolando sul suo cuore
scandiscono lento lo scorrere del tempo.
Davanti l’indifferente specchio
fragili le spoglie mani
strappate dalla gioia
adagio adornano il corpo
che inerme si fa bello.
S’allontana il dolce sogno suo
lungo il tempo si dissolve
e nel solitario pianto
spirando senza luce
tristemente muore.
Distante è Helen dall’Amore
accartocciata
dietro il suo sorriso spento
inizia in questo modo
il suo travestimento.
Come una bambola senza più speranza
inciampa sulla sua vita stanca
mentre il rito si perpetua
sempre tristemente eguale
e senza via di scampo.
tiziana mignosa
marzo 2008
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