Mentre partecipo
alla noia a stampo della vita
scavalco l’alto cancello
e divento campo
di variopinti frutti e vento.
Sensualità sottile
che attraversa la mia essenza
inebriante
come il profumo
che invade il cerchio in cui mi muovo.
E mi rapisce i sensi
ogni volta che ti sfioro
e a seta rende la mia pelle
che l’odore ha
dell’Amore a primavera.
E i fiumi
si fanno presto mari
e i mari oceani
nel tempo in cui
sussurrate lungo il collo
bisbigli di parole
mi rapiscono le orecchie.
Melodie
che ricamano la mente
di brividi a germogli
ed emozioni antiche.
Ad occhi chiusi
trattengo dentro me
il gusto del momento
e
goccia a goccia
il tuo respiro
bevo
tiziana mignosa
marzo duemilaundici
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