Odio l’estate
perché l’amo da impazzire
l’odio perché la sua magia
mi fa sentire fiore senza profumo.
Odio
queste notti incantate
che svuotano anche l’ultimo sogno rimasto
e mi sorprendono smarrita
in quest’oceano di nulla
che non riesco ad abbracciare.
Odio il mio corpo
quando lo vedo ancora bello
mentre malizioso si muove
davanti quello stupido specchio
che non legge la mia anima
dove il riflesso regna
di quella lacrima che nasce
muore e di nuovo nasce
dietro lo sterile sorriso.
A che serve la bellezza
quando quella carezza
è il volteggiar leggero
dell’aquilone che prima
gli occhi colma d’infinito
e poi scompare inseguendo il sole.
Odio
i miei desideri senza speranza
e questo silenzio che m’avvolge e forma
immense voragini
che non riesco più a colmare.
Odio quest’altra estate
che mi vede
ancora una volta
senza te
.
tiziana mignosa
agosto duemilaotto
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