martedì 14 settembre 2010

Empatia

La mamma con le sue bimbe in vacanza va
e sembrerebbe pure tutto a posto
se non fosse per quel papà
che sempre per ultimo arriva
e per primo se ne va.

Piccolo neo
che di certo può anche sfuggire
ma che racconta senza per questo dire
che non sempre nello scintillio
la preziosità dell’oro giace.

Infatti basta cambiare a volte
solo punto d’osservazione
per ascoltare in modo nuovo
sulla pelle e il cuore
le emozioni che l’altro ha.

Col cellulare
come fosse parte della mano
disattento sul presente
quell’uomo così tanto amato
dà voce al desiderio dell’altrove

stridule
intanto le sue figlie
imbastiscono litigi passeggeri
e la moglie osserva
regina all’apparenza e ombra insoddisfatta al fianco.

Eppure basta fondersi
con chi di lui ne fa fisso pensiero
per sentire il dolore che anche l’altra prova
sapendolo con la famiglia al mare
e lei lontana e senza.

Tutti pensiamo infatti
che gli altri siano felici e fieri
ma è solo cambiando postazione che capiamo
al di là di scelte, ruoli e fatti
che tutti un po’soffriamo e un altro po’ gioiamo.

tiziana mignosa
luglio duemiladieci

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