domenica 28 febbraio 2010

Lucciole e lanterne

La vita fa sempre da maestra
anche quando al sobrio predilige
quello che dal basso etichettiamo
come illogiche stranezze.

Mischiando lucciole a lanterne
la verità a volte indossa il desiderio
storpiandoci ogni evento
da ciò che è
a quello che vorremmo.

Bugia impertinente
se la ride a crepapelle
occhiali menzogneri
col tramonto stampato sulla lente.

Fin quando poi arriva
il tempo delle aspre albore
in cui ci rendiamo conto di quanto diversa sia
la luce anche della più minuta stella
rispetto a quella della più lucente lampadina.

tiziana mignosa
febbraio duemiladieci

sabato 20 febbraio 2010

Dal mutabile un sorriso all'immutabile

Tra grattacieli d’onde a perdifiato
e schizzi amari a tradimento
tu
dolce naufrago sognante
annaspando insegui … ammiccanti tavolette.

Miraggi di salvezza e languidi sospiri
schiccherano su rovinosi abissi senza fondo
e …
l’azzurro diviene presto temporale
e il tutto … vuoto tutt’intorno
che ti consente almeno d’afferrare
verità di Luce in soffochi di sale.

E’ nel nulla
che il vero apprendi
è lì che accogli e allacci
i teneri legacci
con ogni soffio
greve o lieve intorno.

Eppure
dietro tutto ciò che vedi
è solo all’altra te che tu sorridi
“lucente raggio atteso e … troppo ben nascosto”

tiziana mignosa
aprile 2009

Ancora una goccia di malinconia

Lo vedo capovolto
il mondo
quando ha le tinte spente
della malinconia
in questa opaca alba
dell’undicesima disillusione.

In questo mondo di carta stagnola
che luccica senza incantare
tra rumori e parole senza senso
che scivolano e non si fermano
lungo il sentiero di questo assurdo tempo.

Lo vedo capovolto il mondo
quando il sole non brilla
com’è nella mia mente
e l’erba non cresce
nei giardini del cuore
ma solo lontano
lontano
chissà dove.

tiziana mignosa
luglio 2008

venerdì 19 febbraio 2010

Bugia per amore

Vorrei aiutarti
dolce amica mia
a portare il peso
dell’ultimo tormento.

Grande è l’anima tua
fragile amica
nell’ora più difficile
sofferta tappa
dalla quale nessuno mai
è in grado di sfuggire.

Oggi è il tuo compleanno
e ferme sono le lancette
pietrificate
sul bianco capezzale
mentre fuori il mondo scorre
e neanche un po’ s’accorge
di quanto tu stia male.

Ma è dolce come sempre
la tua voce amata
anche adesso che fai fatica
perfino a respirare.

Vorrei poterti dire
che presto starai bene
e che magari andremo fuori
io e te a passeggiare
ma sarebbe una bugia
ed io no
non te la voglio dire.

Ti voglio bene Gilda
questo sì
te lo voglio ricordare
mentre in silenzio abbasso gli occhi
su quella lacrima che sfugge
e con amore t’accompagno là
là dove devi andare.

tiziana mignosa
20 luglio 2008

Nota dell’autrice:
ho telefonato alla mia amica per farle gli auguri di compleanno e ho saputo che era in ospedale in fin di vita.
Sono corsa da lei e, piena d’emozione, alla fine le ho detto che quando sarebbe uscita saremmo andate in giro.
Ci siamo sorrise ma, io e lei, sapevamo perfettamente che quella era una bugia, una bugia d’amore...

A contar stelle

In questa notte di stelle
flebile affiora
l’indelebile traccia
lieve soffio
sulla nostalgica pelle.

Intanto la vita scorre setacciando
stralci d’emozioni a gocce
palpita e si consuma
sui dissonanti lidi
del cinereo tempo.

Su queste note languide
brezza senza cuore è la carezza del ricordo
pensiero senza tempo
vacilla in questa notte spoglia
tra i sofferti intrecci della mente.

Solca in cielo un’altra scia di luce
attimo di gioia
figlio unico dell’ultimo perché
implorato sottovoce
sull’ amara concretezza dei frantumati sogni.

tiziana mignosa
agostoduemilaotto

Note dell’autrice: alla magica notte di san lorenzo

I giardini fioriti

Pare che non sia qui
quello che cerchi
cuore di sole
soffocato in un cubetto di ghiaccio.

Pare che il tempo si sia dimenticato
o i tuoi desideri
non abbiano avuto forza sufficiente
per oltrepassare lo spessore delle nubi.

Eppure
ad occhi chiusi
continui ancora a passeggiare nei giardini fioriti
mentre fuori la neve ti copre col suo gelo.

tiziana mignosa
dicembre duemilanove

mercoledì 17 febbraio 2010

Il miao più dolce che ci sia

E’ sorriso
quel tuo strusciarti addosso
nube morbida
grigio amore e sguardo giallo.

Soffice peluche
tutto pelo e niente unghiette
mi vieni a stuzzicare
solo quando hai voglia di carezze.

Zampette di velluto
e cuore caldo
Margot fusi sempre
anche solo se ti guardo.

Alle volte però appari dispettosa
Gattosveglia delle sei
la domenica mattina è più bello stare insieme
che da soli giù in cucina.

Supponevo di volerti poco bene
per quei doni impertinenti
dal giardino dentro casa
sul tappeto abbandonati.

Lo credevo e mi sbagliavo
l’ho capito solo adesso
che il tuo miao legato al mio
s’è fatto invocazione e pianto.

tiziana mignosa
febbraio 2010

Nota dell'autrice: alla mia adorata Margot, la micina più dolce che ci sia.

martedì 16 febbraio 2010

Il tempo è come il mare

3

Come quando il temporale
con le sue nuvole offusca il sole
così è la delusione
che di martirio insabbia
la beatitudine del cuore.

Il tempo è come il mare
quando leviga i sassi col suo accarezzare
quando ci lascia solo il buon sapore
ammorbidendo di clemenza
i dolorosi aculei del mancato amore.*

Ondulandosi negli eventi successivi
a volte anche senza l’aiuto della coscienza
setaccia con premurosa cura ciò che è andato
gettando nella cantina dell’oblio
tutto ciò che di mestizia
c’inchiodava al buio del passato.

Filtrano così
solo quei frammenti più leggeri
che di sorriso avvolgono il trascorso
come se
- solo il bello -
fosse mai stato.

tiziana mignosa
gennaio 2009
.

*In effetti quando anneghiamo in una sofferenza, la maggior parte delle volte è perché viviamo l’esperienza come una mancanza d’amore da parte di chi, volente o nolente, ci ha feriti.
I tradimenti più amari sono quelli dell’anima, dolorosi ma utilissimi, ci aiutano a comprendere come non dobbiamo essere.

lentamente si consuma

(Sulle note di Lara’s theme di Richard Clayderman)

Ogni qualvolta rotoli
dentro il fosso senza fondo
dirada l’ossigeno
mentre il tempo
ti opprime cogli eventi.

Lentamente
muore la vita
quando mandi giù un altro sogno
se nella livida pozza dello sconforto
le ali cristalline anneghi.

Lentamente
la gioia si consuma
se il percorso diviene arrampicata
quando il sorriso
è l’ostaggio prediletto del passato.

Adagio scorrono le sequenze
anche quando galoppando senza indugio
raccolgono fiori nani
e bouquet giganti
d’aspri fallimenti.

tiziana mignosa
giugno 2009

Blu

Blu
come il cielo quando c’eri tu
come lo sfrecciare di questa automobile
che di sorrisi fatui e leggerezza
dritta al nulla mi conduce.

Blu
come la tagliente lama del desiderio
che di vuoti abissi si consuma
sui solitari laghi dell’inezia.

… Riaffiora …
dolce acre
il fulgido ricordo
sfuggente e lesto emerge
sulle suadenti note della melodia
e al presente si miscela
anche se l’adesso lo nasconde
prima di dissolversi nel successivo fare.

Vano
è l’attimo presente
tangibile come il forziere senza il suo tesoro
che spoglio di sostanza
allacciato alla miseria
si polverizza nel dimenticatoio.

Incompreso e acceso
è questo stupido desiderio
come tutto il niente che di te mi resta
all’ aspro sapor d’amarezza
che nulla dà e nulla resta
.
tiziana mignosa
gennaio 2009

venerdì 12 febbraio 2010

Precipitando sulla delusione

Frena la freccia
anche se prima svetta
come se l’azzurro fosse già di luce
mentre maldestra a picco si rovina
quando s’addentra nella bolla certa.

Ma il candore
- quello che da sempre cerchi -
difficilmente lo puoi trovare
sulle vie che lambiscono la terra.

Di fatto il desiderio
a volte brilla più della ragione
anche se dopo smotta
sulla dura comprensione.

Ma è su ogni gemma
preziosa goccia di cristallo
che soffrendo si dissolve
lentamente la materia.

tiziana mignosa
giugno 2009

Quando la bellezza fa male

(Sulle note di All By Myself di Richard Clayderman)

Ogni qualvolta l’estasi
riempie gli occhi di luccichii d’incanto
si capovolgono i sogni
inquilini inappagati
dell’età del tradimento.

Il bello opacizza il suo fulgore
quando il tutto con l’assente
spartendosi le botte
d’acquolina e fuliggine
inciampano sulle ore.

Di velluto a gocce cala allora
il sipario della malinconia gentile
allorché alla bellezza estirpa
l’amato gusto della gioia
e più l’assaggi e più ti senti sola.

D’agrodolce profuma
l’amato giardino non vissuto
che di continuo scinde
desideri irraggiungibili
da crude realtà tangibili.

tiziana mignosa
giugno 2009

M'hai rubato il cuore

Sei tu la passione mia diletta
che fa sbiadire tutto il resto intorno
quando le ali del desiderio mio per te indosso
e senza catene controvento fuggo.

M’hai rubato il cuore
e a volte perfino la ragione
quando dai binari della quotidianità più spoglia
sulla libertà insieme a te io corro.

Che sia d’ossigeno cristallino
o di pesante smog il respiro che mi doni
è sempre un piacere che cerco e trovo
al quale non so dire mai di no.

Top down notte e giorno e mai mi stanco
neanche quando tira forte il vento
con te è sempre vacanza e divertimento
anche quando lavoro e attorno a me è tutto spoglio

perché insieme a te
barchetta mia
sono sempre
in ottima compagnia.

tiziana mignosa
novembre 2009



Nota dell’autrice:
a Sandro e a tutti i barchettisti davvero innamorati

Calma turbolenta

Tutti di te vedono soltanto
la compattezza che il tuo corpo mostra
ma nessuno sa di quando
come elastico ormai stanco
la tua interiorità si tende ancora.

Peregrini dello stesso imbarco
i tuoi sorrisi mietono
tappeti d’erba profumata e fiori gialli al sole
passi ignari sulla lava della mescolanza
turbolenta calma della terra senza albore.

Grida sotterranee
che solo tu puoi udire
quando ogni sezione
tendendoti di brutto in ogni direzione
vuole ed urla la sua ragione.

Desiderio e senno
si fanno aria intorno
quando il cuore batte ancora dove è morto il viale
il corpo vuole e se ne ride delle attese
ma la ragione t’inchioda sulle vie tracciate.

E mentre la chiave cerchi per fuggire
ti ritrovi in piena notte al centro del tuo giorno
cemento sulle scarpe al bivio
sofferte scelte
prima dell’arrivo.

Rotatoria sulla scissione maledetta
dove si ramifica il tormento
ma è sfera che nell’asta si sublima
attrito che dalla terra
genera la Luce di una nuova stella.

tiziana mignosa
novembre 2009

mercoledì 10 febbraio 2010

Filastrocca delle stelle

Ci sono cose
belle e assai più belle
che stanno lì
in bilico
tra le amate stelle
e aspettano soltanto
di farsi aria e vita
seguendo la dolce scia
del desiderio buono
invocazione
che dal cuore al cielo s’alza
e dall’azzurro
si fa fiore e terra.

tiziana mignosa
gennaio 2010

Come acqua

Quando il dolore è troppo
diventa come il nero pesto dell’inchiostro
anima come acqua
di corvino l’esistenza tinge.

Ora che l’adesso ha spento l’interruttore al tempo
e il sentimento raccatta punti di domanda
ti ritrovi ancora a rovistare
tra scarti di tepore e fiele.

Negli spaziosi luoghi dell’assenza
smarrita vivi l’ingorgo della mente
pensieri stropicciati
tenerezza e piombo.

Ma la ragione ti porta ad asserire
che anche se il fato ribaltasse il gioco
troppi sono i nei accatastati
che tu comunque non vorresti niente.

tiziana mignosa
novembre 2009

venerdì 5 febbraio 2010

Geroglifici

Nessuno riesce a decifrare veramente
gli arabeschi che delineano il contorto albero
scalata che a suo tempo
hai scelto di esplorare

accecanti orditi su trame d’umidi silenzi
frutti dalle succose promesse
tardano ad arrivare.

Regina di scintillanti sogni
di polvere e dimenticanza è il regno sull’aguzza terra
buccia rossa come l’ape al miele

virile folla
quattro occhi e quattro mani
sorvolano il fardello sulle tue spalle
invisibile sacca colma di lancette senza pile.

tiziana mignosa
gennaio 2010

Piccoli soli

Solo i passi dell’Amore
lasciano impronte permanenti
tutti gli altri solamente
orme sciolte sulla sabbia.

Piccoli soli
in cerca di caldi batticuori
raccattano attimi sparpagliati
dentro vasi pieni di rumore.

Dal ferramenta trovi sempre i luccichii
anche se poi ti accorgi che sono solo chiodi
allora se proprio scegli d’afferrare
sarà meglio andare da un bravo gioielliere.

tiziana mignosa
settembre 2009