martedì 29 marzo 2011

Ipotetico percorso

Adesso che il tempo ha messo a fuoco
ciò che prima scorreva senza sostare
mi ritrovo a rovistare
nella tasca delle analogie
alla ricerca di quel nome che
a quel volto si potrebbe accavallare.

Da gesti e voce
appena percepite
timida
l’idea germoglia
del carattere di chi con garbo e discrezione
tutti i giorni si reca chissà dove.

Vuoti
che di fantasie la festa appendono alle pareti
caramelle colorate dentro
ceste di vimini troppo spesso
solo alloggio per oceani
che si rivelano acquitrini.

Acerbi batticuori
sulla traballante pila di quelli già sfioriti
increduli s’attardano
di fronte l’ipotetico percorso
granelli ed eventi
che sarebbe meglio non sollecitare.


tiziana mignosa
settembre duemiladieci

domenica 27 marzo 2011

La vita che vorresti

Mentre temi
quello che vuoi
e quindi t’allontani
anche se lo vuoi

impertinente
ti rendi conto
che non ti piace
se non ti piaci

e intanto pensi
che non sai pensare
visto che non fai
la vita che vorresti fare.

tiziana mignosa
gennaio duemilaundici

sabato 26 marzo 2011

L'Amor sacro e l'Amor profano

Non sempre sono fosse e sassi
a volte la vita di festosità t’incanta
sui fulgidi desii che di sorpresa cogli.

Madreperlaceo è il fiore dell’Amor sacro
vermiglio infervorato quello profano.

Occhi … che l’azzurro colgono
e dritti dritti giù, in fondo
al cuore scorticato giungono.

No, non servono parole
quando da soli narrano
l’Amore vero, l’immenso e il suo candore.

Eppure, sono sempre loro a dialogare
quando t’abbeveri dallo scarlatto calice
di fervidi desideri e negazioni colmo
mentre raggiante regina della sera
golosi occhi come mani incontri.

Infuocati sguardi
senza pudore alcuno mostrano
tutto e più di ciò che vogliono.

Brividi come onde calde sulla pelle
quando da subito e lungo tutto il tempo
ovunque addosso ti si spalmano.

Niveo non è quel sapore
eppure quanto zuccherina è
l’infervorata bizzarria
che mordendoti il dolce labbro
d’umido piacere ti confonde.

Leggerezza e profondità l’Amor sacro
fuoco e turbamento il profano
peccato che spesso s’arresti a non più sotto di un millimetro
dell’ultimo indumento che hai indosso.

tiziana mignosa
28 04 2009

Nota dell'autrice:
desidero si sappia che questa poesia l'ho scritta dopo essere stata ispirata dalla "gradita" citazione che il giornalista-amico Santi Pricone durante la serata di presentazione del mio libro a Siracusa ( La storia senza fine ) ha fatto sul grande maestro del Rinascimento italiano Tiziano e il suo capolavoro "L'Amor Sacro e l'Amor Profano"
Forse questa mia vuole essere, così come ho risposto durante la serata, una conferma ulteriore che non sono io a cercare l'ispirazione ma semmai è l'ispirazione che cerca e trova me.

venerdì 25 marzo 2011

Gli attimi non sono tutti uguali

A volte l’attimo
combacia all’attimo
e fa magia
scintille trepidanti
nell’aria scoccano
dipingendo quel momento
nel luogo dove il sorriso non conosce tempo.

Ma gli attimi
non sono tutti uguali
e anche quando
straripano di forte turbamento
difficilmente
si trovano sincronizzati
tra tempo ed emozione.

Molto spesso infatti
spaiati sullo stesso istante
passano e si perdono
senza sostare
in quell’oceano dove giacciono
tutte le esperienze vissute
e lasciate andare.

tiziana mignosa
marzo duemilaundici

Anima e corpo

In questa notte dove il temporale
la pesantezza grida la tua assenza
le scarpe slaccio
sui vestiti a terra
e con lo sguardo al sole
la stagione buia varco.

E arrivo a te
che sei l’ardito sogno
che Amore soffia sull’Amore incerto
fogli svolazzanti e fiumi di parole
aquilone fanno
col soffio azzurro dell’aurora in fiore.

Promesse
di fuoco e di cristallo
gentili omaggi
posati dalle tue
sulle mie labbra accese
tra gli occhi
e l’infinito che ho davanti.

Il corpo
che in questa vita indosso
si scopre caldo nutrimento
per le tue mani a conca
anima
in cerca del complemento amato.

Io e te
lontani
eppure vicinissimi
anima e corpo
in questo tempo
un’altra volta nostro


tiziana mignosa
marzo duemilaundici

L'amore sulle mani

Ci sono uomini
che dell’amore parlano
e mentre sfoggiano ventagli d’emozioni
nemmeno sanno di quanto poco dicano
e questo perché ritengono
che immenso sia lo spicchio
piccolo spazio
dove in realtà si muovono.

Il petalo
pur avendo del suo profumo il sole
non è la margherita intera
come l’amore sulle mani
che in verità è solo uno dei locali
dell’immensa reggia
dove l’Amore
con tutta la sua bellezza regna.

tiziana mignosa
marzo duemilaundici

venerdì 18 marzo 2011

Tra il mio pensiero e te

Quando il pensiero
si fa onda che carezza
oltre il varco della folla
lentamente
l’arsura cresce e ti va a cercare.

Col desiderio tra i capelli e i sogni
a piedi scalzi
la terra
intensamente vivo.

Calde radici
succhiano
sorsi di bellezza
linfa conosciuta
di saggezza antica.

Tra il mio pensiero e te
arabeschi di fiabe
accorciano le distanze
quando ad occhi chiusi
il tuo respiro
mi disegna l’infinito sulle spalle.

E la smania cresce
senza fretta
mentre l’Amore faccio
con tutto ciò che guardo
e con le dita sfioro.

Nel gioco che si replica
ancora tu
protagonista amato
“ti voglio”
e con le mani il mondo intero afferro
ti sto pensando

tiziana mignosa
marzo duemilaundici

mercoledì 9 marzo 2011

L'ultimo tempo

Fermenta al bivio l’esile respiro
mentre la moviola slaccia i nodi al tempo
che lesto s’appresta a completare
gli ultimi cerchi prima dell’andare.

Accelera sulle lezioni conclusive
percorrendo vie tracciate
eppure dimenticate
ultimi rintocchi duri prima di volare.

tiziana mignosa
giugno duemilanove

lunedì 7 marzo 2011

Due vite e un corpo soltanto

A volte capita d’incontrare
delle persone che credono d’avere
non uno come conviene
ma ben due corpi da accontentare.

Come se fosse
del tutto normale
l’uomo a metà vorrebbe tenere
tutto ciò che sta dentro le stanze che ha scelto
una a suo tempo e l’altra da adesso.

E così sull’ora
che sotto ai piedi scorre impetuosa
il tempo spartisce secondo il suo estro
un poco sta qua e un altro poco di là

e riesce perfino a lagnarsi di brutto
quando qualcuno lo induce a pensare
che mentre sta nella stanza a diletto
non può afferrare anche le mele
di quella che ha scelto quand’era più fresco.

E’ troppo comodo prendere tutto
due vite e un corpo soltanto
e stupirsi anche quando c’è chi
soffre tra misere briciole vestite di tanto.

E senza capire perché non la trova
vorrebbe anche avere l’ambita vittoria
mentre le due
sono stanche di piangere chi
pare dia tanto ma solo a stesso.

Re dell’Amore
che crede d’amare ma non lo sa fare
poco di qua e poco anche là
nessuna accontenta e lui adesso lo sa.

tiziana mignosa
gennaio duemilaundici