domenica 27 dicembre 2009

Chi sei?

Davvero pensi
che io non sappia chi tu sia
angelo vestito da diavolo

anima dalle tasche vuote
che tra fumo e nuvole erra.

Pesando il tempo
hai impacchettato il sole
e lo hai nascosto in fondo all’ultimo cassetto

sbattendo le porte alle tue spalle
hai scelto il buio.

Parlano i tuoi pensieri
inutili fazzoletti per l’immensità dei laghi
e me li ritrovo intorno

ogni volta che il dito tuo indugia
tra quei numeri che non riesci mai a toccare.

Hai indossato vesti scure
tessute col gelo della neve
e fili spessi di silenzi

negando il battito
l’hai soffocato di baldoria.

So bene chi sei
ti ho annusato col sentire
mentre in tondo giri a quel cassetto

e al sole torni
perché
non puoi dimenticare.

A te
che pensi
che io non sappia chi tu sia.

tiziana mignosa
dicembre 2009

Il giocattolo rotto

( Sulle note di evanescence my immortal di Enya)


Come velluto lacerato nel roveto
di irti spini
qualcuno le ha strappato
quella parte di sé che più non trova.

Sorriso stampato e capelli spettinati
è un giocattolo rotto
piccola bambola di pezza
tradita dall’amore.

Si è inceppato il meccanismo
che riscalda la sua pelle
mentre uomini senza occhi ammirano bellezza
ciambella che è solo centro.

Amore senza desiderio
rimbomba come suono senza nota
cacciatore è lo sguardo smarrito
di sogni di vapore.

E’ affondato il suo cuore
si è dissolto nel gelido lago di un Natale lontano
quando l’inverno odorava d’estate e leggerezza
e le risa riempivano l’aria di gioia.

Eppure

ogni tanto rovista ancora
nelle tasche bucate dell’abito più bello
quello che indossava nelle notti di luna piena
dea che all’Amore cantava.

Come sotto l’albero del sole
cerca e trova
piccoli frammenti acuminati
di un amore dalle ali di piombo

stretti fino a far male
illusoria speranza
di ricomporre l’autenticità
del suo sorriso assente.

tiziana mignosa
dicembre 2009


http://www.youtube.com/watch?v=fCjA3fs7inQ

mercoledì 23 dicembre 2009

Le due vie

Ventilata e piena d’ombra
è la via della passione
discesa che da sempre insegue
l’ardito batticuore.

Di certo è assai affollata
e il tuo diletto ama incoronare
quando a piene mani colma
la sacca ingorda della voglia.

Quando invece imbocchi
la via della volontà
t’accorgi subito
che è tutta un’altra cosa.

E’ poco frequentata
e anche qui ritrovi la pendenza
anche se la percorri
dal verso del sudore.

E’ angusta e faticosa
eppure dall’Alto
arriva la rassicurazione:
pare che si tratti di una divina scorciatoia.

tiziana mignosa
agosto 2009

lunedì 21 dicembre 2009

COLPEVOLE!

Lasciala andare vita
abbi pietà di quest’anima
che vive senza respiro.

Nulla
lei non ti chiede più nulla.

Ogni aspetto è un’illusione
anche il dolce sorriso che oggi c’è
e domani sboccia altrove
perfino l’intreccio buio di questo sfinimento
che di fuoco e lacrime
incide il suo tormento.

E mentre l’accusa
di rabbia sgrana gli occhi sull’amaro fallimento
spietata arriva la sentenza:
colpevole di non provare niente!

tiziana mignosa
aprile 2009

venerdì 18 dicembre 2009

Quando un'immagine t'accompagna altrove

Ci sono immagini
che di rosso soffiano sul pensiero
e sulle braci nascoste dal giudizio
di vampate appiccano il desiderio.

Ci sono cose
dall’apparenza mai vissute
eppure al di là dello stupore
assai bene tu conosci.

Reminiscenze di tempi andati
gioielli d’altre vite
dal bene al male
d’esperienza arricchiscono l’essenza.

Oltre il più lontano dei ricordi
per un attimo t’ho rivisto
occhi
tuffati dentro agli occhi.

Fermo immagine perfetto
lentamente poi ti muovi
tra il soffitto e il viso tuo
chiudo gli occhi e vado.

tiziana mignosa
agosto 2009

mercoledì 2 dicembre 2009

Amore di burro

( Sulle note di Moonlight di Yirume)

Quando un amore s’interrompe senza finire
è come un giorno difettoso che all’alba muore
desiderio come burro al fiele
annega dentro il latte a colazione.

Con gli occhi appena schiusi e la brama d’afferrare la tua gioia
senza il fardello che giunge quand’è sera
s’è già conclusa l’intera giornata
e non l’hai neanche assaporata.

Gioco d’artificio assai spedito
t’esplode senza aspettare nel taschino
bambino promettente che a casa fa ritorno
perdendosi però d’essere adulto.

E’ il cerchio variopinto
che ha smarrito la sua coda
e senza essere vissuto
è il sogno più lucente evaporato nell’attesa.

tiziana mignosa
novembre 2009


http://www.youtube.com/watch?v=99GyFmnH59s

martedì 1 dicembre 2009

La regina e la sua stramba storia

Ti vedono
e sono tanti
regina spensierata e fiera
e a denti stretti tu sorridi
mandando giù polvere e rospi
che mai saranno stelle né principi alati.

Loro che ambiscono ad orbitarti intorno
tutt’e tre le carte hanno messo in ballo
ma quanto buffa è la tua stramba storia
regina sì, ma di vana gloria
come se bastasse il futile vezzo
per dissetarti alla fonte della gioia.

Sovrana senza regno
di fil di ferro aguzzo è appeso il cuore tuo al chiodo
ma loro non lo sanno
e continuano a costruire colla sabbia
castelli senza senso
che a terra vanno mescolandosi col fango.

Eppure lui in te ha visto il mondo
falco senz’ala
ti sussurrava che eri tutto
ma al primo angolo ha voltato lesto
lasciandoti da sola
insieme alla tua inutile corona.

tiziana mignosa
novembre 2009

domenica 29 novembre 2009

E intanto il tempo si divora

Conosco quello che senti
perché lo sento anch’io
quando il luccichio brucia forte forte gli occhi
e dentro ti corrode il vuoto

echi scoordinati sulla cava roccia
precipitano sul silenzio.

Conosco quello che provi
perché lo provo anch’io
quando col vestito della festa
ingoi la muta goccia

e intanto il tempo si divora
straripando tutto e nulla.

tiziana mignosa
agosto 2009

L'ultimo desiderio

Leggiadro e scaltro
è il passo di danza
volutamente l’ultimo
il più bello.

Colmo d’ogni fantasia
tra il possibile e l’impossibile
libra
il desiderio mio
plana da te.

Con un lungo
dolcissimo bacio
s’insinua lievemente
d’amore e suggestione
sfiora il lecito
ma
impudente
oltre i confini và.

Come il suono
di un tamburo che s’espande
sempre più assetato
di rosso e fuoco arde
umidamente geme
tocca
implora e vuole
il mondo assoluto
brama.

Avido
è il gioco acceso
che sconfinando nell’illecito
di voglie afferra il mio pensiero.

Piacere da vivere
goccia a goccia
che di fuoco
cattura la mia mente
e di passione accende
le tue brame.

Delirio
che innesca i miei sospiri
afferrandomi di miraggio
m’imprigiona a te.

Vivere vorrei
il desiderio ardente
della tua lingua
che avida di sapori
su di me scende
e di caldo umido
mi scorre sulla pelle
lungo l’accaldata linea
della mia visibilità terrena.

Luogo da esplorare
per le tue mani vaganti
spazio infinito
per i tuoi occhi erranti.

Unico
perfetto
ultimo momento
intriso d’appagamento
prima di scegliere l’immenso
che forse tu desideri
forse
più di me.

tiziana mignosa
rielaborazione gennaio2009

venerdì 27 novembre 2009

La vestale

Regale avanza la vestale
ha il mare negli occhi
e timidi raggi
di un sole introverso tra i capelli.

D’avorio e neve s’agghinda per la sera
mentre il cielo
strappando il respiro ai sognatori
si veste d’imbarazzo.

Con lo sguardo sorride
all’ idea di miele
e intanto insegue
nostalgici fogli di passato.

Parole erranti
novelle e conosciute
s’allacciano e poi si slegano
dal cuore all’orizzonte.

Ai lividi si mescola
la luce del presente
e dell’attimo ne fa
dono prezioso.

tiziana mignosa
giugno 2009

Voli di nulla

Fuggevoli traiettorie
di ammalianti falene non lambite dal sole
giri concentrici senz’anima non lasciano tracce.

Splendore d’urne senza sostanza
dai bagliori tradiscono il nulla
involucri sterili di carta stagnola.

Caramelle tinteggiate di breve
scartate, poco gustate
e subito dimenticate.

tiziana mignosa
giugno 2009

Helen e lo specchio

(Sulle note di Tango Argentino di Astor Piazzolla)


Assente è lo sguardo suo
non insegue più aurei sogni
eppure si perde ancora
lontano
oltre lo specchio va.

Come un temuto rito
puntuale si rinnova il suo tormento
silenziose le sue lacrime
scivolando sul suo cuore
scandiscono lento lo scorrere del tempo.

Davanti l’indifferente specchio
fragili le spoglie mani
strappate dalla gioia
adagio adornano il corpo
che inerme si fa bello.

S’allontana il dolce sogno suo
lungo il tempo si dissolve
e nel solitario pianto
spirando senza luce
tristemente muore.

Distante è Helen dall’Amore
accartocciata
dietro il suo sorriso spento
inizia in questo modo
il suo travestimento.

Come una bambola senza più speranza
inciampa sulla sua vita stanca
mentre il rito si perpetua
sempre tristemente eguale
e senza via di scampo.

tiziana mignosa
marzo 2008

L'illusione

( ispirata da Winter Summers di Tan Garbareck)

Come la cometa
distante e magnifica
che nel buio della notte
rischiara di folgorante stupore il cielo
così
l’illusione invivibile
lontana e seducente
generosa e falsa
attraversando d’accecante luce
la notte della vita
illumina di gioia l’anima
riscalda il cuore d’irraggiungibile desiderio
svanendo
a volte
ancor prima dello stupore.


tiziana mignosa
novembre 2007

Applausi e silenzi

Lesto è questo continuo ondeggiare
tra il grigiogiusto fare
e il successivo scivolare.

Dolci scie di caleidoscopiche fantasie
che di vertigini svettano e subito s’inabissano
di luce e buio prima e dopo.

Una, come se fossi cento
annaspando nell’accorato vaneggiare
attentamente osservi il mondo
mentre tra il tutto e te
t’ostini ancora ad inventare
ciò che ti sfugge e non riesci ad afferrare.

Niente, sei niente senza Amore
e di sospiri sopravvivi
col corpo qui e con la mente altrove.

Sullo scosceso palco della vita
sorrisi indossi e tacchi a spillo
ma dall’apparenza fuggi
e senza trucchi né merletti
languidi aquiloni cerchi.

Delicati desideri di carta e vento
applausi e vanità prima
poi, solo silenzio.

tiziana mignosa
04 2009

mercoledì 25 novembre 2009

Ho rubato un tramonto

In questo tempo dove la tregua l’Amore canta
ho rubato un tramonto
attimo prezioso
evaso dalla voliera dalle aste di cristallo.

Prima di porgere la mano al buio
d’incendio il cielo
la pudicizia sua riflette a fette
vetri come specchi
sulle case.

Raddoppia l’immensità
nettare prelibato per chi ha cuore per saggiare
calda luce imbocca alla mia arsura
che di bellezza sboccia sullo stupore

e mi ritrovo lì
nel punto esatto dove il rosso esplode
prima che il crepuscolo
si cambi d’abito
per la sensuale danza della sera.

Pochi attimi
assaporo lenta la mia gioia
prima che la vita
torni esattamente come prima.

tiziana mignosa
novembre 2009

Nostalgie di settembre

S’ammanta di memorie e lana
questo settembre spoglio
dolce tepore è quel ricordo
lieve
carezza l’anima.

Vuota
è la mia spiaggia
anche lei abbandonata
ora sferzata dalla gelida aria
tira giù nuvole e sogni.

Ossessione e delirio
figlio dell’amore
solitario come l’ennesimo tramonto
tenero rimpianto
che di rosso accende questo cielo spoglio.

Fogli sparsi
dalla pioggia d’occhi e cielo picchiettati
promesse incastonate sulla scia del tempo
naufrago del passato
è il rosa di un sogno sbriciolato.

tiziana mignosa
settembre 2008

domenica 22 novembre 2009

Leonardo

Leonardo

elorap etseuq ottircs oh ehc iggel ehc et rep E’
àtirev è arbmes ehc òic erpmes non ehc itrartsomid rep
àtlociffid aminim éhcneb al ehcna ehc e
.eraicsalart o erilas ad onilacs ecilpmes nu è

ongepmi’d ‘op nu olos atsab etlov A
ongegni out li iarezzilitu eneb es e
asurtsa ùip asoc al ehcna ehc iaregrocca ‘t
.àtilanab anu àras idnerpmoc al aneppa

tiziana mignosa
settembre 2009

nota dell’autrice: al grande amico senza tempo

sabato 21 novembre 2009

Cinderella

(Sulle note di I sogni son desideri)

Mentre le urla tentano di coprirla
gattonando
come bestia lustra a nuovo i pavimenti

lei non sente

è uno specchio il suo sorriso
che rimanda il brutto al passo dell’avvio.

Stracci stanchi
sono gli abiti della vita buia
che di gelo velano il soffio antico

lei è caparbia

misteriose nenie riesce ancora a intonare
quando con la mente plana sul lustro che l’attende.

Non ha fretta
e con mano lesta
asciuga un’altra goccia ancora

lei sa bene

a denti stretti aspetta
che giunga la sua amata sera.

tiziana mignosa
11 2009

http://www.youtube.com/watch?v=Xb2_qrlJ-AA

Anche le nuvole sognano

Col cielo dentro agli occhi
erba e capelli tra le dita
ingoi nuvole e nostalgia.

Batuffoli accecanti di zucchero cristallino
soffici guanciali di luce e desiderio
dalla vista accarezzate
ma col cuore amate.

Anche le nuvole sognano
quando aggiungi sogno al sogno
e cogli occhi le vai a cercare

quando
tutto quello che non riesci qui a trovare
nel loro morbido silenzio
lo vai a depositare


tiziana mignosa
09 2009

venerdì 20 novembre 2009

Le stanze del mio castello

Ci sono luoghi
dove la ragione non può entrare
territori dove è concesso il transito solo al desiderio
e a chi ancora
riesce a sognare

spazi incontaminati
dove il sole scalda senza mai bruciare
e quando la notte giunge
accarezza
senza mai sferzare.

Scrigni d’argento e platino
custodi dei segreti più preziosi
dove indisturbati giacciono
leggeri
frammenti d’emozioni

e intanto la vita scorre fuori.

A voi
le stanze del mio castello
respiratele

l e n t a m e n t e

e insieme
voleremo sulle ali del sogno

tiziana mignosa
20 novembre 2009

giovedì 19 novembre 2009

Il profumo della gioia perduta

(Sulle note di La Califfa di Sarah Brightman)

Fa male l’essenza della gioia perduta
mentre la soglia varchi
impervia lei t’accompagna
sullo sdrucciolevole monte della saggezza.

Hai sbagliato profumo l’altra notte

e come se non bastasse il cuore
quando l’errore indossi sulla pena
annusi sulla pelle spoglia
ciò che non puoi più avere

e intanto in silenzio inghiotti il tuo dolore.

E’ uno stiletto arroventato
quello che fruga nella lesione
mentre l’olfatto ti conduce indietro
e la vista ti rammenta che non hai più cuore

e avviene tutto lì
davanti i fiori che t’ ha affidato il Giardiniere.


Vaga
la tua mente inferma
come un randagio a lungo incatenato
arsa implora acqua

e intanto il corpo esegue.

Colla libertà
e la voglia di saziare il tuo bel sogno
i cancelli scardina quel pensiero
suggerendo evasioni appassionate

che la ragione blocca una ad una

mentre quel profumo amato
lentamente si mescola al dovere

onde su onde
come rosso e nero

contrasta l’amata gioia fuggitiva col veleno.

tiziana mignosa
11 2009


http://www.youtube.com/watch?v=mZ2VP6wuLPA

mercoledì 18 novembre 2009

Finalmente si fa sera

(Sulle note di Angelica tratta dal brano gregoriano “Veni Redemptor Gentium"
di Paul Scwartz e cantata da Lisbeth Scott )

Nell’incedere delle ore
mi tende la sua mano la malinconia
in quello che è il frastuono luccicante
nel magazzino della bigiotteria.

Abbagli usa e getta
solo gioie menzognere
chimere senz’anima
ingannano di splendore.

Finalmente poi
l’attesa si fa sera
che d’inutili fardelli il mio sentire spoglia
quando col sorriso l’amata essenza tua incontro.

Estraneo al mondo e alle sue mani
incorporeo è l’abbraccio
unico respiro
dell’intero correre del giorno.

Scivola la goccia
sul fragile filo che l’attesa imbocca
quando nel vuoto della stretta nel reale piombo
e da te mi slaccio, solitario per valore e scelta.

tiziana mignosa
10 2009

martedì 17 novembre 2009

E intanto il sole continua a sorgere e a tramontare

Dietro le parole di un poeta
c’è sempre un nome
che di dolcezza disorienta
o di passione esplode

quando la penna cattura il turbamento
che dal cuore sgorga
e ai cuori torna
sull’impercettibile fremito lungo la via del foglio.

Ma a volte il vetro
si camuffa da cristallo
e d’illusione alimenta lo sguardo al cieco
sui fatui luccichii che dopo un po’ si spengono.

Che sia vetro
o cristallo assai pregiato
se a terra arriva si rompe e bevi il tuo dolore
e intanto il sole continua a sorgere e a tramontare


tiziana mignosa
10 2009

Delirio

E’ la follia
che la follia attrae
e come l’ape al fiore è la stoltezza
che nell’insolito l’ossigeno per i polmoni cerca.

Inconsapevole
è il sottile filo che m’incatena
stridula chiamata
che fortemente avvince

e bendo gli occhi
sui sotterranei intrighi del gioco acceso e del suo rischio
ecco perché i fogli della mia vita stramba
sono parole folli lette da altri folli.

tiziana mignosa
11 2009

venerdì 13 novembre 2009

Notte di settembre

Mi prende per mano
questa notte che non scorre
dove perfino la luna
sfilaccia il mio cuore
quando il pensiero
s’imbriglia lì
dove s’arresta e muore.

E mi ritrovo così
con la testa tra le mani
a contar minuti
infiniti i granelli del mio deserto
uno ad uno
scivolando tra le dita
svuotano i ricordi.

Si divarica la distanza sull’invisibile filo
calda rugiada
mentre attendo l’alba
che stenta ad arrivare
su questa notte gelida
senza più alcuna voglia
d’aspettare.


tiziana mignosa
09 2008

La tentazione

La tentazione s’agghinda di bellezza
e ti sorride cogli occhi maliziosi
ha lunghi capelli d’accarezzare
e mani affusolate da sentire.

Quando manda a spasso la ragione
t’incatena alle calde scie del desiderio
attizzando l’ossessione maledetta
che di saggezza ne fa tormento
inchiodandoti all’idea
che ciò che vuoi adesso
è solo lasciarti andare.

Controvento
ti tenta con l’odore intenso del suo mare
e forte ti bacia in bocca a stordimento
ma quando lascia trasparire
gli invisibili frammenti della verità sottile
ti ricorda di quanto vero sia il detto
che un aspetto difficilmente contiene pure l’altro.

Ed è lì, su quella vista che di gioia ti delizia
che ti ritrovi a contare
silenziose gocciole di sale
nella vita che suggerisce sempre tutto
a noi la scelta di fare oppure no
come il dissennato struzzo
che imprudente sceglie la via del non sapere.

tiziana mignosa
05 2009

martedì 10 novembre 2009

Ti regalerò un sogno

(Sulle note di Adelita di David Waters)

Niente
non dire niente
imbavaglia le grida al tuo dolore
e almeno per un po’
la catena slaccia alla caviglia.

Ascoltami

come di fronte al riverbero dell’incanto
lasciati catturare dalle onde calde della fantasia
e al luccichio dell’inatteso
gli occhi schiudi
amata brezza che le gocce secca.

Ascoltami

ti regalerò un sogno
soave come il canto degli usignoli
quando il cielo di vermiglio si colora
ha il sapore buono dei biscotti della nonna
coccole e cuore caldo quand’è sera.

Papaveri rosso amore
e fili d’erba tra le ciocche dei capelli
delicato come la voce della gioia quand’è pura
risa e corse a perdifiato
panni stesi ad asciugare al sole.

Come se
giochiamo come allora
ma adesso al come se
scivola senza tasche dentro al sogno tuo
e lì rovista a caccia del piacere.

No, non dire niente
e lascia stare tutto il resto:
ad occhi chiusi il vero si ribalta
il desiderio realtà diventa
e il vero falso.


tiziana mignosa
10 2009

sabato 7 novembre 2009

I desideri

(Sulle note di Crossing Dark River di Stephan Micus)

I desideri non vissuti
increduli
rimangono intrappolati
nell’illusorio limbo delle bramosie
e come fuoco intimo
s’incrementano
catturati dalla mente ingannano.

Solo quando
nella materia respirano
si liberano
vivono
e solo allora
o si consumano
fino a dissolversi nelle pieghe del passato
o s’innalzano nel sublime
fino alle vette più alte del cuore
e lì
rimangono per sempre.


tiziana mignosa
10 2007

Dolci memorie

Come carezza lieve che di marea profuma
l’ingenua traccia alla mente torna
boomerang di fresche suggestioni
di delizia e salsedine cristallina
trabocca allora la memoria.

Remote grida di fanciulli spogli
dalla gravità di tempo e crucci
indugiano giocosi sulla sacralità della materia
mentre il giorno s’appresta a scivolare
tra le sibilline braccia della sera.

D’antico sanno le tremolanti fiamme
che d’allegria accendono le annose stanze
quando i sorrisigigli dolcemente si dischiudono
sulle allungate ombre all’imbrunire.

Ma anche quando intorno a me
l’intera vita s’addormenta
come onda che ritorna
scorre l’abbagliante fascio dell’appartata torre.

Ammalianti intermittenze di minuscole lucine
dietro le persiane chiuse
di stupore e tenerezza mi soffermo
oggi come ieri nel docile silenzio.

tiziana mignosa
05 2009

venerdì 6 novembre 2009

Tu non puoi sapere

( Sulle note di “Life Circle” di G. Webb)
.
No
tu non puoi sapere
quanto grande ancora sia l’amaro smarrimento
come allora gocciola
sul dono impacchettato coi fogli del tormento.

Credi, credi di conoscere l’intensità
degli umidi perché spaiati
come se ad una ad una avessi pesato ogni lacrima versata
come se avessi raccolto nella pozza nera
ogni singolo singhiozzo che straziava l’anima.

Ma tu non c’eri
no, non puoi sapere

eppure
quando il tuo presente indietro porti
su quell’erba calpestata e strappata al sole
pensi ancora di conoscere
l’esatta pesantezza dei tuoi passi folli.

Ora, ora che davanti allo specchio
la tua coscienza incontri
e col tuo sguardo spento
ti ritrovi a rovistare
tra le parole dette e quelle pensate

adesso
adesso che l’inverno ha perso il suo cappotto caldo
e al sole torni
al suo tepore buono
e a quella fionda che l’ha colpito al cuore.

No
non puoi sapere
tu non puoi neanche immaginare …
ma adesso è tardi
è troppo tardi anche solo per pensare.

tiziana mignosa
11 2009

Nenia Antica

(Sulle note di Psalm di Jan GarbareK)


Nel silenzio
ho ascoltato il suono
come lo scorrere di un film
remote
susseguono le immagini
velata è l’emozione.

Antica la nenia
dolcemente mi conduce
oltre il tempo
volo
m’innalzo
istante dopo istante
mi allontano
mi perdo ma ritorno.

Ticchettio di pioggia
è il mio presente
nella notte gelida
m’avvolge.

Caldo è il mio riparo
tra morbide coperte
effimero l’abbraccio...
spoglio.

Alla notte
degli andati tempi
anelo ritornare
il bosco ha invaso
l’inquieto cuore e gli occhi.

Ho visto
il fuoco e il nulla
udito il vuoto nel silenzio
temuta è da sempre
la spoglia solitudine.

Secoli su secoli
s’accavallano in un istante
sussulta l’emozione
di volare insieme al tempo...

S’alterna il mio sentire
si strappa e s’innamora
ma sempre al cuore torna
e nel tepore della pace
oltre il bene e al di là del male
chinando gli occhi tace.


tiziana mignosa
03 2008

martedì 3 novembre 2009

Piccolo uomo

A te che credi d’essere il più forte
solo perché le vittime col metro a tuo favore scegli
e col fucile in mano tu e loro senza
vai da chi neanche sa della tua esistenza.

E pensi pure d’essere il migliore
solo perché sei autorizzato a fare
ciò che tua coscienza*
mai potrà approvare.

Indifesi nell’azzurro la Gioia Lodano
mentre tu dalla mattina buia li talloni
convinto come sei
che fucilarli sia uno sport.

E mentre il dolore intona la cupa nenia dell’arrivo
come puoi tranquillo perseverare
quando nei loro occhi c’è riflessa
tutta l’angoscia del plumbeo perché senza risposta?

Superiore non è colui che s’approfitta
di chi è più debole e non può reagire
e nella bilancia della giustizia
si chiama solo abuso di potere

ma se proprio pensi d’essere quello che di fatto poi non sei
dai luogo ad una lotta col leone
e a parità di condizioni
vediamo chi risulterà il migliore!

tiziana mignosa
11 09

*che tu lo creda o meno
.
Nota dell’autrice: è bello la mattina svegliarsi col canto degli uccellini ma se questo viene interrotto dagli spari dei cacciatori l’incanto si spezza sulla cruda realtà che il cammino dell’umanità è ancora lungo…

lunedì 2 novembre 2009

Sul lago di Lugano un sospiro al crepuscolo

(Sulle note di “Le onde” di Luigi Einaudi)


S’incanta la mia essenza
ogni qualvolta la bellezza straborda sull’attesa
lieve carezza
inerpicata sul violaceo manto
d’intermittente luccichio d’altre vite deste.

Gioca il cielo
colla tavolozza dei carminii
mentre il blu cobalto indossa
i limpidi gioielli della sera
quando sullo specchio cheto
riflette fisicità tangibili e verità segrete.

Di fitta
in fondo al cuore mi trafigge
mentre tutto insieme lo splendore mi sovrasta
e sulla bilancia della vita
solleva col suo peso
il piatto scarno dell’assenza.

tiziana mignosa
06 2009

http://www.youtube.com/watch?v=Gr4FN_DOpSk

lunedì 26 ottobre 2009

Lupetta mia

Diletto è il ricordo
che di sorriso accende
la Lupetta cara
quando cucciola giaceva
nel palmo della mano
o quando
in lei fremente
il tonno scatenava
l’appassionata frenesia.

E zuccherina è tutt’ora
l’ansiosa Lupetta mia
rotondetta e assai pigrona
che di tutto si spaventa
e che da sempre si dispera
seppur stringata
è la mia assenza.

Raggiante
e senza indugio alcuno lei s’accende
ad ogni sospirato mio ritorno
anche quando la lontananza
è solo di un decimo di secondo
allorché scodinzolando fiduciosa attende
i calorosi sorsi dell’indiscusso Amore.

Ma allora …

chiara ancora non è
in lei l’ovvia cognizione
che a nulla serve implorare
anche la benché minima attenzione
perché per me
Lupetta è dolce letizia del mio cuore
zucchero filato e soffice candore.

tiziana mignosa
02 2009

domenica 25 ottobre 2009

Gocciola l'anima sulla bellezza

Trabocca dal mio sguardo
l’immenso
in questa notte a strapiombo
cielo e mare afferro.

Dinanzi danze tremolanti
s’arresta il mio respiro
chiarori alla salsedine di luce agghindano
le mense raffinate della sera.

Frivolo perfino il cielo
s’ammira allo specchio prediletto
lampare come stelle
centuplicano il piacere.

E mentre sulla passerella dell’estate
continua la sfilata delle grazie
sfugge dalle mie dita
anche il riflesso più malconcio dell’amore

allontana allora
almeno dalla vista
anche la tonda diva
esilio dei segreti e dei cuori innamorati.

E visto che ho smarrito
l’invito al party della letizia
bendami gli occhi
sull’abbondanza di questa notte spoglia.

tiziana mignosa
08 2009

Le lande del cuore

(Sulle note di Il volo dell’aquila di Maurizio Albano)


Inanellati i riccioli
morbidi e suadenti
come lagrime di nettare cristallino
oscillano al tepido vento
catturano
gli ultimi raggi del sole
e li fondono a sé.

Nel lento meriggio infuocato
fasci
lampi d’aurea lucente
cingono
i capelli di miele fluttuanti
lunga è la chioma
e docilmente oscilla
al rosato soffio
che tutto dora.

Rovente è il purpureo tramonto
come gli ultimi desii
avvinghiati come amanti
annodati alle spire del tempo
lentamente
si apprestano a svanire.

E’ un riso gentile
che al cielo m’accompagna
e la taciturna goccia
alla bruna terra
mestamente m’incatena.

Tra le sterminate lande
aride e sabbiose
è sconfinato
a volte
il deserto del cuore.


tiziana mignosa
05 2008

mercoledì 21 ottobre 2009

La vita

Stramba appare l’esistenza
quando non l’osservi
con gli occhi del sapere
quando ti toglie tutto come fosse niente
e poi te lo ritorna quando non l’aspetti.

Ma come il vento cambia umore al tempo
così la vita alterna l’ammaestramento
quando zuppa
è la spugna della sconfitta
e della bianca bandiera ne hai fatto il motto.

Di vellutata bambagia
o di aculeati pruni
riesce sempre a sbalordire
quando le mani s’ acconcano di piacere
o d’assenza si cristallizzano nel vuoto.

Quando maliziosa si concede
donando il gusto pieno del piacere
o quando di sgambetto
affossa il tuo sorriso
inchiodando le lancette alla parete.

Diversa
eppure sempre la stessa
la vita che graffia o che accarezza
ci forgia sempre alla bellezza.

tiziana mignosa
12 2008

domenica 18 ottobre 2009

Un'estate leggera

A volte ritornerei
tra la quotidianità stagnante
delle vie che ho lasciato

riprenderei da lì
forse per rovistare
tra le cose che non ho mai trovato.

Ad occhi chiusi
inventerei la leggerezza di un’ estate
vita che profuma di limone e dolce sogno.

Poesia tra i vicoli e il fuoco dei tramonti
sorrisi e gioia alla salsedine
gentile nostalgia dal sapore tenero e mai gustato.

tiziana mignosa
10 2009


note dell’autrice: quante volte nel silenzio della nostra anima ci siamo chiesti come sarebbe stata la nostra vita se anziché scegliere una via ne avessimo scelta un’altra?

L'attesa

A volte amo
quelle rughe che odio
quand’è la voce del riflesso
a parlarmi del tempo
quand’è l’attesa
la protagonista solitaria
del caos che gonfia i vuoti
di parole vane.

Rumori
suoni
e colori accesi
che riempiono
e colmano
per non udire
il grido straziante
del silenzio.

Amo
a volte
quei segni che odio
indelebili tracce
che di plumbeo vestono
l’effimera grazia.

Sfuggono
i desideri
m’aleggiano intorno
come anime beffarde
senza corpo
gridano ai rimpianti
di sterile attesa
che si consumano
vergini
nel tempo.

A volte amo
quelle rughe che odio
quando mi giro indietro
sui sassi di sangue e sudore
che scivolano giù
tra le pieghe consumate dell’anima
tra graffi e strappi al cuore

e m’accorgo

di quel sorriso delicato
che con amore asciuga
le mie stanche lacrime
e mi porta a pensare
che nulla più m’importa
nulla
neanche d’aspettare.

tiziana mignosa
11 2008

sabato 17 ottobre 2009

Era lontano il tempo

Era buio e freddo
e l’inverno copriva col suo umore
i sentimenti stanchi d’aspettare.

Era lontano il tempo
il tempo delle notti d’estate
quando la luna era la regina dell’Amore.

Oltre
oltre quell’odore
oltre la notte e la sua bellezza
ho attraversato
senza vestiti
il tormento dell’inverno.

Io
che da sempre inseguo
con la mia fragilità travestita da forza
il sogno
ho respirato una musica.

A tratti
fluttuava
oltre
oltre il chiarore dei fulmini
oltre
oltre il frastuono assordante
dei tuoni che spaccano il cuore.

Piano
piano
mi sono abbandonata
a quell’odore di musica e terra bagnata.

Il suono
lentamente
mi ha invitato a indossare la trasparenza
e
incorporea
ho aperto la porta della chiesa.

Sul cigolio dell’antico
mi sono persa
in quella musica soave
che allontanava dal mio sentire
il buio e il temporale

tiziana mignosa
10 2008

mercoledì 14 ottobre 2009

Solo bello

La bellezza da sola a cosa serve
quando col cucchiaino affossi dentro al niente
mentre colmi gli occhi di piacere
ma solamente intorno al nulla puoi orbitare.

Quando le parole servono solo per parlare
e i dialoghi si perdono prima ancora di iniziare
quando soltanto d’occhi e mani puoi costruire
castelli di sabbia subito pronti a evaporare.

Nutrimento prelibato che la materia appaga
affamando la parte che di te non s’accontenta
che con le mani asciutte cerca senza più cercare
chimere irraggiungibili difficili da trovare.

E allora un altro ciao è pronto da spedire
al solo bello che impaziente attende di tastare
lui che ancora non riesce a concepire
che la sua bellezza, da sola, a te non può bastare.

tiziana mignosa
10 2009

Ascolta

(sulle note di Andare di Ludovico Einaudi)


Dai raggi taciturni del tramonto
lasciati catturare
e sulla scia del vento
ondeggia ai novelli fili, al rosso e al grano.

A volte accorre l’incorporeo chiarore
quando colle dita verso il cielo
non ti rassegni a tratteggiare
invisibili cuori senza nome.

Ascolta
ascolta il dolce suono della notte
quando una ad una
le onde in coro pettina.

Scova la tua anima bambina
serrata ancora dentro al guscio
sorridi alla vita vera
anche se per i piccoli è solo fantasia.

tiziana mignosa
06 2009

http://www.youtube.com/watch?v=9olcTJmDphA

sabato 10 ottobre 2009

Solo adesso

(Sulle note di “La vida ed bellas” di Ernesto Cortazar)

A te
anima errante
che vaghi
ad occhi chiusi
mentre respiri gioia
solo a tratti
dentro il caldo abbraccio
dell’amore immaginato.

E’ solo sogno
adesso
solo ora
è irraggiungibile desio
mentre attraversi gli scoscesi crinali della vita
che svettano scivolosi
su questo cielo
dipinto d’azzurro passione.

Invaghita
della vita e della sua bellezza
in essa ti trascini
con gli occhi gonfi
e il cuore vuoto
colmo solo
di bellissimi sogni.

Ma è solo adesso
devi crederci
è solo ora
poi sarà diverso.

tiziana mignosa
10 2008


Dedico questa poesia a Elena, anima dolce, amica mia da e per sempre.

venerdì 9 ottobre 2009

Obsession

E’invisibile
la sottile linea
della tua follia
miss Sid
l’ossessione e il tuo tormento
della sua bellezza che di passione
cristallizza il tempo.

Immobile ed eteria
lei traspare
nell’acqua cheta dove Ophelia
senza respiro
nell’attesa
giace.

Ovattato
è il suo mondo ad occhi chiusi
e di morbido tepore
nell’inafferrabile danza del piacere
sensuale
al mondo torna.

Imperversa nell’apparenza
il ghiacciotemporale
che di goccespine bagna
quel poco che rimane
del suo malato amore.

Lei...
che dell’Amore era
dall’amore è abbandonata.

Affascina e cattura
col fuoco dei capelli e del suo cuore
ma dal mondo sfugge
e lenta si consuma
sulla dose di laudano
che di carezza senza cuore
lesta l’accompagna
alla temuta
e dolceamata morte.

tiziana mignosa
12 2008

Mary Kelly

Tra nebbie e gelo
si dissipano le ore
tetro spicchio sull’oscuro mondo.

Londra si desta e s’addormenta
di topi e polvere, sangue e poco amore
sul rosso e il nero della sera.

Di pesca
è la sua pelle fresca
Mary è di velluto e sogna tenerezza.

Lunga sottana tace vita breve
milleottocento88 muffa e tenebre sui muri
soffio intenso e brivido sulla pelle.

tiziana mignosa
10 2009


Nota dell’autrice: questa poesia è dedicata alla Londra del 1888 ai tempi di Jack lo squartatore e Mary Kelly

mercoledì 7 ottobre 2009

La terra di mezzo

Tra malinconie e leggerezze
la terra di mezzo fendi
polvere sulle scarpe stanche

aperte le tue braccia
chiedi ma d’incertezze vaghi
sul filo dell’esistenza

ma è il destino sempre il protagonista
quando i calici di cristallo t’offre
poggiati sul luccichio del piatto di portata

o quando
si volta di fronte alla tua lacrima
annegata nel nulla della mano.

tiziana mignosa
09 2009

lunedì 5 ottobre 2009

Piazza della Rotonda

S’affacciano sulla bellezza
le scorticate bocche dei muri
ennesima è la copia del giorno
che a fatica si consuma.

Pigre sbadigliano
sull’aria e il suo tepore
che di me scalda tutto
immemore del cuore.

L’avvicendarsi della vita origliano
chine di stupore
coi veli del presente celano
orme ormai lontane.

Teneri ricordi
tra sole e schizzi d’acqua in controluce
allegri zampilli
rincorrono sfuggevoli idee un po’ bizzarre.

Amate briciole
di pianto e riso raccattato
è ciò che rimane
nel forziere profanato.

tiziana mignosa
09 2008

venerdì 2 ottobre 2009

L'Angelico ricordo

Sfrecciano nella notte buia
auto ed esistenza
mentre imbronciata sul presente
t’appoggi mesta al finestrino.

Sullo scorrere del tramonto
appare obliquo il mondo
quando scorri ferma sull’adesso
ma sei pronta ad afferrare
quel guizzo sfavillante
che appena un attimo illumina il tuo viso.

Morbide di note
s’addensano le immagini
d’amore sciolgono
il travaglio di una vita intera.

Allacciato al paesaggio
di cometa sfreccia
quel tenero tepore
ma è nel gelo dell’assenza
che d’umido
tristemente muore.

Il mondo colle sue fattezze
allora torna
sui resti sbriciolati
di tutto ciò che è stato.

tiziana mignosa
01 2009

La vita crea abbracci

E’ in questo oscuro tempo
nel suo perpetuo mutamento
che saggiamo la materia
brame e fitte da indossare.

La vita crea abbracci
ma anche dolorosi strappi
che smembrano il sentimento
in quel che pare il vile allontanamento.

Perfino nella più mediocre delle simulazioni
è un duro colpo che spacca in mille pezzi il cuore
e anche se temporaneo
smisurato è il cruccio che si prova.

Da nemica
si traveste allora l’alleata
e nell’incompreso mutamento
ci addestra a setacciare il vero dal suo opposto.

Anche nel più infausto degli addii
maestra è sempre l’esistenza
perché chi si ama per davvero
neanche dal miraggio con la falce
potrà mai essere separato.

tiziana mignosa
08 2008

La resa

Ti ho vista l’altra notte
mentre vagavi tra realtà e sogni
con ancora addosso l’odore acre della materia
e l’impalpabilità sfuggente dei desideri
tra l’assurdità dello scorrere veloce
e il magnifico rallentare del tempo.

Ti ho vista oscillare
tra il piacere perverso di andare
e la consapevolezza amara
che invece è giusto rimanere.

S’è imbrigliata la tua felicità, lo so
si è spezzata sul ramo più alto dell’albero
fiorito e morto a dicembre
sulle rose sbocciate e subito strappate
una ad una
senza più petali né odore, senza pietà alcuna.

Si è arresa sull’ultimo sguardo alla luna
nel groviglio contorto di verdi rami e sogni sbriciolati
quando l’aria
ancora carezzava di sorriso e leggerezza.

tiziana mignosa
12 2008

Il primo bacio

Sonnecchia taciturno
il primo bacio
impacchettato giace al buio

in fondo
tra le ragnatele del passato.

Pare dimenticato
ma quando meno te l’aspetti
come se fosse lava
esplode
e di perché picchietta
sui novelli palpiti dell’adesso.

Qualcuno ha detto che non si scorda mai
ma solo quando lo vivi sulla pelle
t’accorgi che molti ritagli precipitano nell’oblio
mentre quell’istante
e giusto pochi altri
ti rimangono impressi
come se mai fossero trascorsi.

Ci sono eventi
che schiudono il percorso
e forse è anche questo
il motivo per cui emergono dal fascio
anche se poi
come tutto il resto
scivolano sul dorso.

S’infiamma sulle gote
l’acerbo turbamento
stupore e sorriso
mescolati a batticuore.

Di caldo umido
brucia il desiderio
saliva e musica
e languido timore.

tiziana mignosa
03 2009

Calafarina

Arsa, terra di sole
tortuose vie
polvere e brezza.

Screziate appaiono
visioni d’incanto
fichi d’india e gerani tutto l’anno.

Sinuosi scorrono
gli obliati percorsi carezzati dal mare
scorticati pendii di sole e vento.

Spazi infiniti di nuda sabbia
susseguono inviolati
azzurro mare che aria diventa.

Acqua, linfa cristallina
gioia e vento
piacere rinnovato e senza tempo

tiziana mignosa
08 2008

Al bivio

Scivoli
sull’invisibile linea dell’emozione
un po’ bambina e un po’ donna
spirito e corpo
ondeggi
tra il giglio e il tuo ardore.

Come foglia al vento
tra un sentire e il suo opposto
oscilla
il tuo lambire cielo e l’afferrare terra.

Ancora scisse
le due parti gocciolano tormento
d’azzurro e rosso languono
nel tempo.

Vacillante
sui gradini del percepire
carezzi di sorrisi
sogni di carta e vento
o ammicchi sulle accese note
di seta e incenso.

tiziana mignosa
01 2009

Protagonisti e comparse

(sulle note di “Passage into midnight” di Omar Akram)

Inseguendo l’inconsapevole
barcollano sui giorni i passi
d’ingannevoli certezze riecheggiano
sull’astuto podio della vita.

Scie turbinose s’accendono
- flebile riflesso di ciò che è vero -
e al silenzio serrano
gli scorticati aculei al mondo.

Sui rintocchi del tempo
replicanti scene si susseguono
sulla carnalità
che abbandonando passate gravità
di fatica si dissolve

nuda
allora
abbraccia finalmente il suo candore.

Protagonisti
si mescolano a comparse
e vanno e poi ritornano

- è un attimo l’esistenza –

e subito cala giù il sipario:
è ora di ricominciare!

tiziana mignosa
07 2009

http://www.youtube.com/watch?v=2QHThUTaK6g

Non piangere

(sulle note di Onde di Daniele De Santis )

Quanto sterile appare
questo tuo ostinato peregrinare
tra slanci verso il sole
e poi
l’inevitabile precipitare
in fondo
ancor più giù
dove si spegne il mare.

Vana
è la ricerca dell’essenza
qui
qui sull’aspra terra
dove c’è concesso niente più
che minuscoli granelli d’apparenza.

No
non piangere
se riesci ad afferrare
solo poche briciole
dispersa polvere di quel tutto
che ingenuamente ambivi.

Fragile
è l’amore sulla terra
imperfetto e confuso
è solo il flebile riflesso
di quello che un giorno avremo.

Misero è l’assaggio
della dorata perennità
dove esiste solo amore e gioia
in quantità.

tiziana mignosa
02 2009

1°classificata Aprile 2009 alla 2° edizione del concorso di poesia “Le penne di zenzero” Villalba (Roma)

Mezze verità

(sulle note di Mea Culpa Enigma)

Le mezze verità
sono zampilli opachi
che inzuppano le ali
alla fiducia.

Quando le incroci
annegano il candore
tra gli inattesi fasci d’iride
e l’ingenuo tuo stupore.

Allenti allora il laccio
alla bellezza incerta
e torni sui tuoi passi
fiutando che donar credenza
non sempre è cosa saggia.

tiziana mignosa
06 2009

http://www.youtube.com/watch?v=KG7Bs_BCC5w

La mia stagione

(sulle note di “The Sacrifice” di Michael Nyman)


E’ il tempo delle notti deste
quello che calza il mio sentire acceso
quello che del languor di luna
profuma il senso
quando il mare
passeggia nudo sui pensieri.

Ad occhi chiusi
scalza
d’intenso annuso
la calda pelle ambrata
che all’imbrunire slaccia
gli stretti nodi al sogno.

Respiro allora
la dolce essenza tua
mentre sussurri
preziosi attimi d’immenso
e in sordina sbocci
il mio sorriso grato.

Nell’invisibile contatto
il macigno allenti
mentre naufrago la vita
o mi lascio scivolare
tra splendido riverbero
che mi ritrova ancor più donna.

tiziana mignosa
06 2009

http://www.youtube.com/watch?v=QsxHuW26rc8

La malinconia

(Sulle note di malinconia di maurizio albano)

Ha ali trasparenti
la malinconia
cristalli conosciuti
s’annidano silenziosi
dentro le corolle
dei fiori al tramonto.

S’ammanta di tenerezza
quando con lo sguardo
insegue assorta
i variopinti frammenti
della vita non vissuta.

Malinconia
di facili rimpianti
ricordi
spesso
solo sogni.

Viene a galla all’improvviso
dolce e discreta
conosciuta amica di una vita
così
al solo tocco delicato
di una frase gentile.

Carezza amata
che non m’appartiene
ma che m’induce
ancora una volta a sognare
e mi ritrovo a scivolare
lungo il sentiero
di quella lacrima che
silenziosa
solca il viso mio
fino a dissolversi
nel nulla


tiziana mignosa
07 2008

La fantasia

( Sulle note di Etude di Mike Oldfield)

Libera
è la fantasia
e come l’amore mai s’imbriglia
tra le ingannevoli trame della ragione
non segue mai il rintocco del tempo
né si fa male ad ogni evento.

Volteggia
insieme ai dolci pensieri
plana a suon di musica
palpita e s’innamora.

Oltrepassa le nuvole del cielo
e di sorriso scioglie
gli ostacoli del cuore
sorvola terre e continenti
perfino oceani e anche deserti
fino a dare palpito ai desideri buoni.

La fantasia
è come l’Amore quand’è puro
e mai s’arresta
sulle difficoltà che incontra.


tiziana mignosa
04 2008

http://www.youtube.com/watch?v=bAXYhSmcLgk

Crepuscolo d'estate

(Sulle note di Onde di Daniele De Santis)

Tra le spighe selvatiche
intonano l’estate le cicale canterine
nenia a fil di voce
attendendo che sia sera.

Di gentilezza
in controluce oscilla l’oro e il verde
mentre il giorno s’addolcisce
scivolando dietro il mare.

Vento vacanziero
che danza nella quiete
di luccichii e sale
colle mani tra i capelli passa.

Più grande appare il cielo
sopra spazi di silenzi e armonia
strapiombi in riva al mare
respiri i tuoi sospiri.

tiziana mignosa
07 2009

Addio stupida illusione

(Sulle note di Cuore Sacro di Andrea Guerra)
1

A volte sta lì la verità
evidente
nel candore della sua semplicità
vive così
dinnanzi ai tuoi occhi ancora umidi
bendati d’inutile speranza.

Cristalli limpidi che di fumo e nulla
sotto il buio della miseria si polverizzano
doccia di ghiaccio spino
nel giorno del risveglio
di fronte al ritratto opaco
di quello che è l’opposto di tutto ciò che è stato.

Poco rimane
di ciò che credevi fosse amore
e cerchi a tutti i costi una ragione
verità invochi ma poi ti giri
e cerchi, cerchi ancora
oltre quel tanto che ti ostini a non vedere.

Di lame aguzze
infilza
uno ad uno
i battiti accelerati
che di delusione e verità
inchiodano sull’ingenuità il tuo stupore.

La ritrovi così l’ambita libertà
avvinghiata alla paura di soffrire
ma è la verità
ciò che da sempre vuoi
oltre il più lucente
dei lucidi bagliori.

Inattesa
fa capolino di fronte al freddo del disgusto
oltre tutto ciò che è stato e che hai creduto bello
perfino oltre ciò che rimane di quel falso dolce tepore
di quella stupida
inutile illusione.

tiziana mignosa
02 2009

http://www.youtube.com/watch?v=ktJyoJdd_JU

A te vento

A te vento
della silente notte estiva
a te che ovunque vai e tutto sfiori
va da lui
sussurragli in un orecchio che non mi sono arresa
e che continuo a cercarlo.

Parlagli di parole
di carezze e baci
raccontagli di me e dei miei sogni
che si intrecciano accarezzando i suoi
e dei pensieri che sorridono
sfiorandosi appena.

Parlagli dei desideri che si abbracciano
e delle mani che vorrebbero sfiorarsi
intreccia le parole in un bouquet di poesie e fiori
poi va da lui e torna a me
...lui ti seguirà.

tiziana mignosa

giovedì 1 ottobre 2009

Voglio!

(Sulle note di Cuore Sacro di Andrea Guerra)

“Ti voglio”
penso
ogni qualvolta di brividi e bellezza
lo sguardo mio avido si gonfia
quando di te
e del desiderio tuo per me si colma.

Come musica
che di possenti note squarcia forte il cuore
voglio ubriacarmi di te
felicità ardente
e spaccherò
solo coll’accesa voglia
quello che altro poi non è che l’avara ampolla
quando d’accordo col destino maledetto
soltanto goccia a goccia la concede.

Io ti berrò d’un fiato
fuggente ammaliatrice
prima che il tempo sfumi
sui vermigli nembi della sera
e solo dopo
paga
m’acquieterò beata.

tiziana mignosa
05 2009



http://www.youtube.com/watch?v=ktJyoJdd_JU

Vado via

Fa male ancora
lo strappo che m’ha portato via il cuore
le luci accese sulla città che ride
dimentica.

E vado via
da ciò che mi conduce
dove non m’è più concesso andare
e libero da me
anche il mio volere altrove

strade desolate
in cerca di candido tepore
granelli zuccherini
avidi di sole.

E getto via le chiavi
- in silenzio -
per non far male
allo specchio vedo lei che vuole
e me che penso.

Vado via.


tiziana mignosa
07 2009

Un dono fatto di attimi

Con ancora spalmato sulla pelle
lo sguardo tuo
prima d’andare altrove
afferro per un lembo il mio sorriso.

Pochi istanti
spumeggianti d’attrazione
inatteso omaggio straripante di passione.

Le occhiate s’aggrovigliano
fuggo ma poi ritorno
sorridi accattivante
fiuto seduzione.

E’ gioco effervescente
attimi arroventati stampati sulle gote
e siamo già altrove.

tiziana mignosa
08 2009

Quando l'ultimo dipendente chiude la porta

Quando il dopo come carezza lieve scende
sull’uscio chiuso che conduce via
e l’ultimo rumore, pare, s’addormenti
l’infaticabile goccia fa da regina.

E mentre allora tutti
unificati al desiderio
insieme al corpo vanno finalmente altrove
il silenzio la sospinge in primo piano.

Ma tante sono le volte
che mi sono chiesta invano
cosa accade in quella calma menzognera
mentre la vita conosciuta s’esprime altrove.

Di sicuro qualcun altro si mette a festeggiare
ma è subito pronto a scomparire
non appena l’ordinario
s’appresta a ritornare.

tiziana mignosa
04 2009

Malinconie d'estate

Come fa l’estate
a indossare i panni dell’autunno
quando la bellezza che ti circonda
non s’allinea con il tuo sentire?

Quando il sorriso
ristagna in superficie
illuminando di splendore
appena la facciata.

Come fa, dimmi
come fa l’estate
a intonare l’accattivante melodia
quando la leggerezza si é imbrigliata in un addio?

Quando il sole
continua a sorgere e a tramontare
e il tempo a scolorire
un nome e un cielo azzurro da dimenticare.

tiziana mignosa
07 2009

Le brume del cuore

A che serve parlare
delle brume che abitano il tuo cuore
scomodi inquilini
difficili da gestire.

Eppure le diradi
coi soffi di tepore
ma poi ritornano sulle note
vibrando le segrete corde delle attese.

Ma adesso che il bivio è superato
l’ago e il filo userai come rossetto
suddita per la vita
coi sogni imbottirai il tuo guanciale.

tiziana mignosa
08 2009

La perfetta imperfezione

In questa perfetta imperfezione
ha i colori della mia anima
questo cielo incerto
come l’autunno che sboccia anomalo
nel cuore acceso di un’estate spoglia
come l’azzurro ammantato di buio
e lo stanco passo del viandante
nell’opalescenza afosa di un imbuto capovolto
prima d’arrivare ad afferrare
l’ambita coda dell’aquilone
nell’angolo più terso del cielo.

tiziana mignosa
08 2009

Il respiro dell'estate

E’ caldo vento
sugli occhi schiusi al gusto del piacere
di desiderio soffia
la goccia ghiaccia
che lentamente scivola
sulla pelle ambrata.

Col mare dentro agli occhi
a piedi nudi gioco col capriccio
irraggiungibili desii
sull’oro della sabbia inseguo
sinuose onde d’estasi
goduria, intensa, alla salsedine.

O quando
a notte fonda
complice la pallida signora
languido di stelle e attese
e poi il blu
avvolge col suo oblio ogni cosa.

tiziana mignosa
08 2009

Il profilo opposto di una notte

Quanto male fa
gettare via i filamenti di un passato scaduto
quando questa notte
ricalca il profilo opposto di un’altra notte
mentre il silenzio
gocciola gelo dalle pareti vuote
echi d’amore che all’orizzonte si dissolvono.

Se solo imparassi
a volgere lo sguardo altrove
piuttosto di essere lingua
dove il dente duole
il sorriso seminerebbe il mio giardino
invece di attendere
che qualcuno mi porga un fiore.

tiziana mignosa
08 2009

Quella dolce ossessione chiamata poesia

Come l’estate che mi conduce al mare
così questa foschia
dolce nebula che m’aleggia intorno
sulle brune zolle m’accompagna.

E’ lì che nascono le poesie
sui silenzi profumati
dell’opalescenza incerta del cammino
fragili germogli che carezzano il sentire.

Sorrido
penso e sogno in rima
e intanto intono
i ritornelli stonati della vita.

Dolce è quell’ossessione delicata
come finestra spalancata sul respiro
tra un fare e il successivo
di luce espande il mio sorriso.

Carezza amata
ossigeno della mia vita
che aggiunge sogno al sogno
alleggerendo la pesantezza del riscontro.

tiziana mignosa
09 2009

mercoledì 30 settembre 2009

Gli oggetti e i ricordi

(sulle note di “Beyond the invisible” Enigma)

Solo quando il presente
soffia i veli all’apparenza
ti ritrovi a fronteggiare
l’autentico rintocco del tuo cuore.

Levita lì, nel centro esatto il tuo tormento
dove il grigio e il rosa si condensano
come fa l’adesso con l’allora
anche quando senza volere paragona.

Ma ogni volta che il dolce lembo dell’andato afferri
e con rabbia lo scaraventi giù per terra
una parte di te si spezza ancora
muore alla voglia che ti consuma.

E a nulla serve dalla tua vista allontanare
ciò che ti reca altro male ancora
- quando sai bene -
che ogni vissuto pieno
prezioso giace
nel cantuccio più segreto del tuo cuore.

tiziana mignosa
03 2009

http://www.youtube.com/watch?v=dEE4uA5eMUI


Secondo posto nel Premio di Poesia Scrivere nella categoria “Le lunghe notti di un poeta” a Villa Torlonia, casetta delle Civette, settembre 2009 Roma

I segreti

(sulle note di “ Against The Wind” di Mario Millo e Jon English)


Anche i luoghi posseggono i segreti
inconsapevoli scrigni
velati dal chiasso del presente
in silenzio accolgono la vissuta vita.

A volte ancora palpitano
d’inafferrabili desii
che di sospiro emergono
tra le polverose crepe del passato.

Invisibili al sentire altrui
fragili e incorporei
come petali di cristallo
lampeggiano di sorriso
strati su strati
quei momenti andati
ma mai dimenticati.

Eppur mente il presente
sul lesto passo dell’adesso ignaro
quando cingendoli forte a sé
avido
li sorseggia ancora un po’.

D’amore scaldati
o in mille gocce annegati
li ritrovi tutti lì
come se mai il tempo li avesse allontanati
ma basta solo un attimo
scandito però
in quel luogo esatto
che subito riaffioriamo
tra le pagine del perduto riso
o in quel sofferto pianto.

tiziana mignosa
03 2008

http://www.youtube.com/watch?v=6S1gyVdw0rA

martedì 29 settembre 2009

Bagliori di nulla

(Sulle note di “Nathalie” di Giovanni Marradi)
.

Quello che viene e va
è l’amore capriccioso
che tanto dice
e poco fa

quello che annega
in mezzo litro d’acqua
e solo d’occhi e mani
nel vuoto di uno zero si dissipa.

Bagliori intermittenti
lambiscono il breve tempo
orme di nulla sulla sabbia
non lasciano la più minuta traccia.

Arrivano da un lato
e poi dall’altro ancora
insieme fanno tanto
ma più di poco non ti danno.

Coperte di trine
a volte anche d’organza
belle da guardare
ma non riescono a scaldare.

A parte poche ore
ti lasciano amarezza
il lampo di un sorriso
e già sei altrove.

tiziana mignosa
07 2009


http://www.youtube.com/watch?v=-PUsnltgAiQ

lunedì 28 settembre 2009

Il piacere di un istante

Ma che piacere è
il piacere di un istante
quello che sazia l’attimo
e si dimentica del poi
quello che dopo il sì
scompare dalla vista
rovesciando i sorrisi a terra
sull’amaro della bocca.

Come la ciotola dei dolcetti buoni
quando finiscono in un battibaleno
sazi l’attimo
ma il dopo cade a picco
sulle automobili impertinenti
che si vanno a parcheggiare
nel punto esatto dove
non dovrebbero sostare.

Così il piacere dell’istante
quando di vapore il presente sfama
ma il poi dimentica
quando di delizia
l’attimo straripa
ma il dopo svuota
lasciandoti nel nulla
un’altra volta ancora.

tiziana mignosa
09 2009

venerdì 25 settembre 2009

I principi celesti

Esistono solo nelle fiabe
quelli che d’azzurro e oro
dispensano gentilezza e poesia
qui sono celesti
e anche un po’ sbiaditi.

Non salvano le principesse tristi
piccoli sovrani declassati
forse perché non posseggono bianchi destrieri
capaci di cavalcare
le lunghe onde della fantasia.

Passi stranieri e lenti
conducono altrove
lontano dalla vista
e ancora più dal cuore.

tiziana mignosa
08 2009

I giardini del re

A volte vado
nei giardini del re
e fuori lascio il mondo
coi suoi perché.

E’ lì che trovo
sotto l’albero del canto
carezze senza briglie
parole evase
alla stretta gabbia dei così è

e il sognatore
che in sordina crea
cattura raggi limpidi di sole
per regalare sogni al sogno
sorrisi di luce ai cercatori d’oro.

Dimentico
almeno per un attimo
d’indossare i sandali della ragione
che mi conducono
dove non vuole andare il cuore.

Su quei sentieri rosa
e prima di volare
il bianco mi consegna
la trasparenza fresca delle ali

esilio profumato
dove mi lascio andare.

tiziana mignosa
07 2009

Ancora col contagocce?

Quanto ancora proseguirà la stretta via
dove gli omaggi si spartiscono col misurino
sembra che il cielo voglia risparmiare
pare che faccia i conti
prima di donare.

Se il contagocce pesca dall’ampolla della fisicità
difficilmente
ti concederà dell’altro
e così agli sguardi trasmetterai piacere
ma tutto, ahimè, finirà là.

Ad altri invece
spetta la luce dell’ingegno
e la grazia porgerà ali alle parole
tenere carezze
che benderanno gli occhi e soffieranno al cuore.

Ma arriverà
l’atteso, dolce tempo
e io lo attendo
in cui l’avaro contagocce andrà in pensione
e a tutti toccherà tripla razione.

tiziana mignosa
07 2009

Addio Venezia

Il mio saluto va a te
languido paese dei tempi andati
mentre mi sorprendo a indugiare
su visioni della mente
che imbastiscono sospiri col presente.

Mescolanze accattivanti
consistenze e rimanenze
lambiscono morbide geometrie
realtà e memorie evanescenti
adesso come sempre.

Un saluto a te e al tuo sguardo altrove
diafana signora con in mano un lembo del vestito viola
che all’imbrunire sfiori
coi delicati soffi tra i capelli mossi
la misteriosa chiave del segreto rosa.

Addio
mura scorticate
ma anche a quel guizzo provvisorio
sconosciuto e dondolante
coi capelli intinti nel bagliore della luna.

tiziana mignosa
08 2009

Sull'Appia Antica

Sa di fiori
l’aria che respiro
tra cipressi centenari
e petali leggeri
immoti gli alberi
maestosi
sugli ingenui cespugli
che fluttuano appena
all’invisibile tocco.

E’ tiepido il soffio
a metà maggio.

Pruni
i frutti violetti
aspri
fanno a volte capolino
tra le ville
vetuste mura
che tanto hanno da dire
da raccontare
a chi nell’oblio
sa ascoltarne ancora
gli antichi palpiti sopiti.

Effluvio di primavera
remoto e novello
scivolando
tra ombre e luci
tra presente e passato
lungo il tacito cammino.

Tante le vite che s’incontrano
sfiorandosi appena
nell’attimo che fugge
occhi lambiscono occhi
e mai si parleranno.

tiziana mignosa
02 2008

Il ponte

I profumi
come le note si legano agli eventi
e non li lasciano più
e non basta il tempo per dimenticarli
non c’è volontà che tenga per lasciarli.
E’ un attimo appena
una musica nell’aria
un odore che c’inebria
e l’invisibile ponte
in un lampo ci conduce nel passato
con un dolce sorriso
o un amaro pianto.

tiziana mignosa
03 2008

mercoledì 23 settembre 2009

Il letto

(sulle note di Sensual Seduction di Snoop Dogg)

Come un quadro
d’estasiante bellezza
disfatto è il letto
e impera
nella quieta stanza
vacua
senza più musica.

Immacolate le lenzuola
giacciono
inerte increspano
quel che forse è stato
l’impudico giaciglio.

Nella penombra silenziosa
di niveo lino
percettibile agli occhi e al tatto
tra un’ansa sinuosa e una vaga piega
accendono
di vivida fantasia
l’impalpabile ipotesi.

Lenzuola stropicciate
profumano ancora di vissuto andato
testimoni involontarie
dell’incerta idea
narrano
senza nulla dire
suggeriscono in sordina
una notte folle
desta e accesa per amore
o solo una notte solitaria
agitata
e senza cuore.

tiziana mignosa
03 2008

http://www.youtube.com/watch?v=pKz-RXSeIYA

Amore Antico

( Sulle note di Autumn rose di Ernesto Cortazar)

Accenderò la luna alle mie notti
quando nella pioggia del silenzio
l’estate intona il canto dell’amore

e arriverà a me
sull’impalpabilità di un soffio
l’idea di te

Amore Antico
che a passi scalzi
mi attraversi i sensi.

A me … tu torni
ogni volta che con gli occhi annego
nel lago rosa della nostalgia

in punta di piedi
allora entrerò
nel giardino delle ore andate

e di te sazierò le mie attese
continuando a farmi male
sui roseti senza aroma della vita.

tiziana mignosa
08 2009

http://www.youtube.com/watch?v=1Ntg5hz-Zcw

Nel bosco

Silenzio
lungo il sentiero
ai margini del lago
nel bosco.
Crepitio di foglie
calpestate
e cinguettii alternati
riempiono l’aria.
Suadenti melodie
miste all’odore dell’erba novella
che cresce nel silenzio
del giorno che scorre.
Raggi di sole tra gli alberi,
a tratti
fendono l’aria di luce e tepore
per sfiorarmi appena,
suggerendomi pensieri di magia e amore.
In basso,
l’acqua cheta
riflette immagini surreali
e il pensiero di te
che da solo
mi tiene compagnia.

tiziana mignosa
10 2002


1° Classificata alla 5° edizione del Premio di poesia “FAUNO” Associazione Tyrrhenum Pomezia 2003

martedì 22 settembre 2009

Pioggia di porpora

(Sulle note di Purple Rain di Prince)

Smarrita è Agnese
nell’attimo che segue
l’ingrato appuntamento col destino
sguardo assente e minute briciole
prezioso pulviscolo di stelle.

Sul letto sfatto è precipitato il blu
lui non c’è più
laghi taciturni gocciolano i pugni stretti
Agnese cinge il cerchio schiudendo la sua mano
ma il sogno suo non s’allontana.

Piove porpora sulla pallida esistenza
cerino che si consuma
anche se nello struggimento
statua di aghi e gelo
appare il tempo.

Sfugge un singhiozzo
alle ferree catene del non detto
forse è l’ultimo
o … forse
solo uno dei tanti.

tiziana mignosa
05 2008

www.youtube.com/watch?v=lP2addZYC5U

Gaia vista dalle nuvole

Come diversa appare
la vita con il suo affaccendato fare
mentre l’osservi
da un altro punto ancora
lontano da quello abituale.

Quando vedi solo
la parte estrema che lambisce il sole
tra montagne sfavillanti di zucchero di luce
morbide visioni
delizie per gli occhi e il cuore.

Colorata è Gaia
appare silenziosa e rallentata
fin quando non siamo ancora più vicini
e dopo il tonfo
tutto ritorna esattamente come prima.

tiziana mignosa
06 2009

Se il destino vuole

E’ come il vento
il destino dispettoso
non ti scompiglia le onde dei capelli
ma tutto toglie e dà
a suo completo piacimento.

A volte quando cerchi
solo il nulla trovi
e te ne stai lì, smarrito dentro il guscio
respiri senza per questo vivere
e attendi senza ricevere.

Ma quando poi decide
che è giunto il tempo dell’avere
non t’avvisa mica che è l’ora di gioire
eppure poi si nutre dei lunghi raggi gioia
dipinti sul tuo viso di fronte al suo pacchetto.

Galoppa senza sosta
la sua fervente fantasia
e aria pura soffia sui sogni moribondi
attivando inconsapevoli incontri
ancor meglio del più abile regista.

L’esistenza diventa allora come un film
madre generosa dei sorrisi meraviglia
di fronte ai tasselli incastonati
che compongono la sezione soddisfacente
del magnifico dipinto della vita.

tiziana mignosa
09 2009

domenica 20 settembre 2009

La signorina Sempre NO

L’ho vista l’altro giorno per la strada
la signorina Sempre No pareva divertita
sui tacchetti dondolava
colla mano sulla bocca
sorrideva maliziosa
e no, non la smetteva.

Inseguiva un pensiero impertinente
che invece di andare via
tinteggiando le sue gote di pudore
sfrontato le ronzava non nella sua mente
ma dentro, in fondo al cuore.

“E’ da sola ma allora con chi ride?”
stupito si chiedeva chi su di lei si soffermava
ma solo chi la conosce veramente
sa bene che lei mai segue direttive
illusa crede d’aver spezzato le catene.

“Quello no e quello neanche
quello non mi piace e nemmeno quello”
eppure sorride sempre anche quando gira il no
ha mille amici, tanta compagnia
ma spesso con gli occhi lucidi
l’ho vista canticchiare la sua malinconia.

tiziana mignosa
09 2009

Riflessioni allo specchio

Le battaglie più efferate
sono quelle allo specchio
quando il tuo riflesso
tentenna sull’erba voglio
mentre la falciatrice avanza.

Quando al desiderio
socchiudi gli occhi
e di sorrisi i morbidi capelli sciogli
mentre l’altra mano
annoda languide ciocche

ogni volta che nel salotto della golosità
col calore della pelle
di malizia tinteggi le pareti
ma per la coda
gli umidi pensieri afferri.

Sinuosi sgusciano
e ammalianti chiedono
ma con indosso la veste della saggia
li blocchi
e alla porta li accompagni.

tiziana mignosa
09 2009

venerdì 18 settembre 2009

La bugia

( Sulle note di On the way back di Stephan Micus)

Velo di brina su velo di brina
occulta giubilo al cuore
tempo dopo tempo
aspettandoti.

E’ sorto e calato il sole
nati e andati innumerevoli sepali
i giorni finiti
nell’attesa di te.

Inaspettato è arrivato l’addio
lacrima su lacrima
il dolore è cresciuto
e poi...
anche lui m’ha lasciato.

tiziana mignosa
02 2008

Oltre

Imbrigliato
tra le ragnatele del non so
quando gli occhi inseguono
oltre l’ultima nuvola il vento
barcolli al bivio
gocciolando dubbi sullo strazio.
Avanti, scivola allora il tempo
mentre sul presente spoglio cerchi un soffio.

tiziana mignosa
06 2009

Noi

Mano
contro mano
invisibile cristallo
separa
le nostre dimensioni.

Io
tangibile essenza
in questo tempo
tu
impalpabile anima
.
tiziana mignosa
09 2008

Lucenti fragilità

Notti di vetro
o di cristallo puro
tagliano
o incantano.

Lucenti fragilità
pronte a svanire
riflettono l’immenso
o solo il mondo.

tiziana mignosa
07 2009

Lezioni d'Amore

In assoluta libertà
fluttua l’energia
unica e senza macchia
non conosce spazio e tempo.

Dai concentrici fori
dell’unico scrigno
giungono i raggi
illusione transitoria di scissione.

Filamenti avidi di bellezza
lambiscono e vanno via
nell’intermittente andirivieni della materia
l’Amore imparano.

tiziana mignosa
07 2009

Il passato e il futuro

Diametralmente opposti
i due binari
accolgono
i percorsi della vita

Il passato e il futuro

s’incrociano
in quell’attimo di stasi
che è il presente

tiziana mignosa
10 2008

Dissolvenze incrociate

Ho valicato le strade dell’immaginario
mentre la vita mi destava
sull’inatteso

… dissolvenze …

s’ intreccia
il sole con la luna
e nulla rimane di ciò che non era.

tiziana mignosa
07 2009

Malinconie a Venezia

Imboccando sogni e malinconie
è un viaggio a ritroso
questo mio vagare
passi solitari rintoccano sul cuore.

Ma è all’imbrunire
quando di rosso accende
che scivola lento il sale
là, dove non dovrebbe andare.

Come miele
si spalma allora il mio languore
gocciola sull’assenza
di un’immagine che nell’acqua dondola.

Struggente
è il suono del violino
schiude le ali ai desideri
note e fantasie librano nell’aria.

tiziana mignosa
08 2009

Dove nasce il miracolo

T’ho vista l’altra notte
mentre giocavi alla vita
col corpo sulla terra
e il desiderio altrove

mentre ti muovevi appassionata
tra la calura della tua stagione amata
candele tremolanti e dolci note
quando il blu baciava col suo canto
quella magnifica notte estiva.

Risa e salsedine
danzavano festose tra i capelli
e vestivano appena
quel tuo dolce star male.

Antica
è la promessa di vittoria
la prova invece è adesso
cinta alla volontà
sulla salita negata alla passione.

Doni al mio sguardo tenerezza
adesso che
guerriera stanca
getti alle tue spalle
la margherita sorda alle domande.

tiziana mignosa
07 2009

La felicità riflessa

Maestra dell’esistenza
è la felicità ambita
quella che agogni come se fosse oro
quella che sfoggia
le sue infinite maschere
centellinando la preziosa essenza.

Regina seducente
ti tenta coi suoi mille vezzi
che sgorgano festosi dai lieti eventi
ma da mendicante
ben presto si traveste
quando arriva il momento della prova.

Agevole è la via
della felicità scontata
quella che a volte cogli
come se fosse fiore
quella che presto muore
quando si volta il sole.

Lungo invece è il sonno
della felicità riflessa
che indisturbata giace
sotto quell’inutile cercare fuori
gioie di vetro
nodi di carta sulla scia dell’acqua.

Ma arriva poi
l’ora in cui t’accorgi
di quanto dolce sia quel tuo porgere la mano
uguale nella forma ma non nella sostanza
non più per afferrarla
ma solo per donarla.

tiziana mignosa
07 2009


Agosto 2009 3° classificata al 19° Premio Letterario “Dare vita agli anni” dell’Auser di Forlì
Motivazione: Il gioco delle immagini si intreccia con una capacità immaginativa ricca di visioni e intriganti intuizioni. Il linguaggio comunica ottimismo, frutto di una riflessione cosciente e fortemente partecipata.”

Amélie

Amélie gioca con le stelle
quando stappa la bottiglia delle chimere
e a spasso se ne và
acchiappando la coda della luna.

L’estate annusa
coi suoi odori e i prati verdi
pesche a morsi
e calabroni gialli.

Gioca coi suoi ricci
e le sue nenie intona
mentre l’oceano
attraversa con lo sguardo.

Sottovoce parla
a chi la sta aspettando
e intanto sorseggia la sua vita
piangendo e canticchiando.

tiziana mignosa
09 2009